Alla vigilia del primo, e forse ultimo, incontro dei Verdi con la cancelliera Angela Merkel in vista di un’ipotetica coalizione nero-verde con la Cdu-Csu, e’ scoppiato fra i Gruenen un brutto caso di pedofilia che potrebbe gravemente danneggiare il partito e compromettere del tutto le gia’ scarse chance di essere cooptati al governo.
Il capo ufficio di un deputato di punta dei Verdi, Tom Koenigs, e’ stato arrestato per pedofilia. L’uomo, di 61 anni, identita’ non divulgata, avrebbe abusato per anni di tre bambine e un bambino, fra i sei e i 12 anni: per oltre 160 volte dal 2007. Secondo Bild online, i piccoli sarebbero stati resi docili con la marijuana.
A denunciare il caso e’ stato lo stesso Koenigs, che una settimana fa aveva ricevuto, e subito consegnato alla polizia, una lettera anonima con le accuse al suo collaboratore, che era capo del suo ufficio nel collegio di Giessen (Assia). Dopo perquisizioni nell’ufficio e in casa dell’uomo venerdi’, si e’ proceduto al suo arresto. Koenigs ha detto di essere "scioccato e sorpreso", e di non sapere nulla della vicenda e appoggiare la polizia e la procura.
Da giovane, alla fine degli anni ’70, Koenigs apparteneva al gruppo di sinistra Lotta Rivoluzionaria dove militavano anche i futuri leader carismatici dei Verdi, Joschka Fischer e Daniel Cohn-Bendit. Con Fischer agli Esteri (1998-2005) era stato nominato incaricato per i diritti umani del Ministero e dopo la caduta del governo rosso-verde nel 2005, Koenigs ha guidato la missione di pace dell’Onu in Afghanistan. I Gruenen, gia’ da tempo impelagati a giustificare posizioni permissive (fra gli altri di Cohn-Bendit) sulla pedofilia negli anni ’80, di tutto avevano bisogno tranne che di uno scandalo di pedofilia. Bastava il brutto risultato alle urne e il tentativo di riposizionarsi con una nuova leadeship.
I nuovi dirigenti si sono detti sconvolti: il neo capogruppo Anton Hofreiter ha usato il termine "disgustoso", e la collega Katrin Goering-Eckardt ha sottolineato che "l’abuso di bambini e’ un reato terribile, che deve essere perseguito con la massima durezza della legge", "siamo tutti sconvolti", ha aggiunto. Con l’Unione cristiano democratica gia’ poco entusiasta, soprattutto la bavarese Csu, all’idea di colloqui esplorativi con i Verdi, lo scandalo di pedofilia non aumentara’ le loro chance. La Cdu-Csu propende comunque per una grande coalizione con la Spd, con cui si e’ gia’ vista il 4 e si rivedra’ il 14.
Giovedì invece l’Unione e la Merkel incontrano i Verdi per sondare se esistono gli estremi per una coalizione di governo. Cdu e Csu si presentano ai colloqui con sette delegati per parte e i Verdi in otto. Prima che scoppiasse lo scandalo, i Gruenen hanno mandato segnali di rilancio, ma anche di interesse a negoziare: "Siamo pronti e in grado di assumerci responsabilita’ di governo, non abbiamo marcato nessuna linea rossa", diceva la Goering-Eckardt. Tuttavia, aveva aggiunto, dopo la tragedia di Lampedusa, l’Unione deve cambiare la politica sui profughi e accettare di accoglierne di piu’ altrimenti per i Verdi non ci sono le premesse di un’intesa. Lo scandalo di pedofilia potrebbe avere mandato all’aria i piani: alla domanda se crede che la Csu abbia ora voglia di parlare con loro, la Goering-Eckardt ha tentato un equilibrismo: un conto sono le posizioni (sbagliate) del passato e un reato da noi subito condannato e un altro i colloqui per un nuovo governo, i due piani non vanno confusi.
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