“Un lavoro complesso, che è solo all’inizio, ma con un obiettivo elevato: alleviare le sofferenze dei civili nella Striscia di Gaza. Con il progetto ‘Food for Gaza’, l’Italia è in prima linea” scrive Il Messaggero dopo che dal valico di Kerem Shalom, sono giunti a Gaza i primi 15 camion donati dall’Italia al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite.
“La crisi nella regione palestinese si fa ogni giorno più allarmante. Sono sempre di più le voci dei governi, degli esperti e del mondo delle organizzazioni umanitarie che avvertono dei gravi pericoli per la popolazione intrappolata nella guerra tra Israele e Hamas. Una crisi che rischia di trasformarsi in una catastrofe. E l’Italia – si legge – non si è tirata indietro.
Un lavoro costante, che vede l’impegno di vari ministeri, istituzioni, organizzazione e di tutti rappresentanti dell’Italia nello Stato ebraico e nella regione.
Tra questi, anche Domenico Bellato, console generale a Gerusalemme, che conosce bene la complessità e la centralità del ruolo italiano in questo frangente”.
“L’intenzione del Programma alimentare mondiale – spiega il console italiano – è di caricarli di farina e di altri aiuti alimentari per rifornire i forni gestiti dal Pam stesso e possibilmente anche per effettuare distribuzioni generalizzate, che sono importanti per raggiungere il maggior numero possibile di destinatari, contribuendo così anche a stabilizzare le tensioni in atto”.