Appuntamento al 5 di Parvis Alan Turing, 13° arrondissement, Parigi.
Qui, in un hangar ferroviario degli Anni Trenta, la Halle Freyssinet ristrutturata dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, sorge Station F, ovver il più grande campus di startup al mondo, simbolo di quella Startup Nation voluta da Emmanuel Macron e nel quale l’imprenditore e azionista di Le Monde Xavier Niel ha investito 250 milioni di euro.
Qui l’Italia è ospite d’onore con le cinquanta realtà innovative italiane selezionate da Smau per la tappa parigina del roadshow internazionale.
“Abbiamo portato Smau all’estero — spiega la ceo di Smau, Valentina Sorgato dalle pagine dell’inserto economico del Corriere della Sera – non solo per far conoscere le startup italiane, tra l’altro apprezzatissime ovunque si vada, ma per apprendere dai migliori ecosistemi europei”.
Dal 2015 a oggi, nelle tappe internazionali di Smau, sono 900 le startup presentate e accompagnate “nel percorso di crescita e confronto diretto con imprese e investitori” spiega Sorgato.
Le startup presenti a Parigi, come quelle presentate a Londra in marzo e quelle selezionate per Stoccolma, sono tutte realtà che hanno già validato la propria offerta sul mercato e collaborano con imprese italiane e internazionali.