Caos in Forza Italia. Il partito vive momenti difficilissimi. Sempre più acceso lo scontro fra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto. Proprio l’europarlamentare pugliese, durante la trasmissione ‘Effetto Notte le notizie in 60 minuti’ di Roberta Giordano su Radio 24, spiega: “Siamo in 40, tra deputati e senatori di Forza Italia, a perseguire la nostra battaglia e ad aver votato contro la riforma elettorale e le riforme costituzionali".
Fitto è considerato il dissidente numero uno della linea di Silvio Berlusconi e del patto del Nazareno. Insieme a lui ce ne sono altri, fra cui Daniele Capezzone, un tempo berlusconiano doc e ora vicinissimo a Raffaele, che ieri in conferenza stampa alla Camera è tornato a farsi sentire con forza, chiedendo un cambio di rotta, l’azzeramento totale degli incarichi all’interno di Forza Italia e le primarie.
"Il tema e’ la linea politica, e’ la battaglia per le idee nelle quali noi crediamo", spiega Fitto. "La riforma elettorale e’ stata un suicidio politico in diretta per il merito e per il metodo con i quali e’ stata approvata. Abbiamo votato contro le riforme costituzionali non perche’ siamo contro le riforme, ma perche’ dentro quel provvedimento non c’e’ nulla che possa lontanamente apparire vicino alle tesi che noi per vent’anni abbiamo sostenuto". E alla domanda se la leadership di Berlusconi sia ancora vincente, visto che i ‘frondisti’ chiedono le primarie, l’ex governatore della Puglia risponde: "Berlusconi e’ un’icona. E quindi non e’ che si mette in discussione l’icona. Si mette in discussione tutto ciò che si fa".
Per Fitto esiste "uno spazio enorme tra Salvini e Renzi, dobbiamo interrogarci su come rappresentarlo e poi costruire con Salvini e la Lega un’alternativa al governo discutendo nel merito delle questioni". Intervenendo ad Agora’, su Rai3, continua: "Non dobbiamo parlare di come andare dietro a Renzi, ma di come fare opposizione in modo serio e credibile. Dobbiamo farlo aprendo un confronto netto e chiaro che porti all’azzeramento degli organismi del nostro partito. Da questa questione non arretro, e su questo c’e’ un confronto aperto anche e soprattutto con il presidente Berlusconi".
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