“Lo scandalo scoppiato in questi giorni è l’atto finale di un commedia pidiellina mal recitata dall’inizio, dove tutti pensano di poter fare il proprio comodo con il dono dell’onnipotenza. La mancata presentazione delle liste romane del Pdl alle regionali del 2010 ne è la causa lampante: dopo annunci di chiarimenti e sospensioni, è finito tutto in cavalleria, nessuno ha pagato per quella leggerezza che ancora stiamo scontando a caro prezzo. Lo stesso sta avvenendo purtroppo oggi. Cosa vuol dire autosospensione? Se realmente i vertici del Pdl vogliono evitare che si infanghi il lavoro di tanti altri rappresentanti sul territorio, abbiano il coraggio di fare delle scelte serie intervenendo in maniera perentoria contro questo disgustoso sperpero di denaro pubblico che ha tutto il sapore di un magna magna generalizzato. Condivido pienamente quanto detto dalla presidente Polverini, servono misure drastiche e rapidissime per porre fine a questo scempio, altrimenti meglio tornare a casa. Nelle scuole non ci sono i banchi, mancano gli assistenti sociali, non si costruiscono le case popolari: i soldi non ci sono, sono serviti per le sciarpe di cashmere, le cartelle di pelle, la festa delle vestali, book fotografici e cene a base di ostriche ritenute forse più urgenti”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere del Pdl di Roma Capitale in merito ai fondi del consiglio regionale del Lazio.
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