La newco Fabbrica Italia Pomigliano, ora e’ ufficiale, non c’e’ piu’: attivita’ e lavoratori dello stabilimento campano rientreranno, il primo marzo, in Fiat Group Automobiles. La comunicazione formale e’ stata data dal Lingotto in una lettera inviata alle segreterie nazionali e territoriali di Fim, Uilm, Fismic e Ugl. La scelta risolve il nodo della cassa integrazione straordinaria in scadenza a luglio per 1.400 lavoratori, non ancora tornati in fabbrica, mentre nessun riferimento viene fatto alle 19 procedure di mobilita’ annunciate dall’azienda per fare fronte all’assunzione imposta dal giudice di altrettanti lavoratori iscritti alla Fiom. Tutte questioni di cui s’iniziera’ a parlare nell’incontro del 7 febbraio tra azienda e sindacati nello stabilimento campano.
‘La ricostituzione di un unico soggetto societario nell’ambito della realta’ produttiva di Pomigliano intende rappresentare una piu’ forte garanzia di ricollocazione, quando le condizioni di mercato lo consentiranno – spiega il Lingotto – per quei lavoratori di Fiat Group Automobiles dello stabilimento ancora in cassa Integrazione’.
Soddisfatti i sindacati. ‘La Fiat ha fatto prevalere la saggezza’, sostiene Giuseppe Terracciano, segretario generale Fim di Napoli che evidenzia come siano stati esclusi i licenziamenti. Il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl, Ferdinando Uliano, accusa invece la Fiom ‘di fare solo politica e polemiche inutili per i lavoratori’. Il segretario generale della Fismic Campania, Felice Mercogliano, osserva che il trasferimento del ramo d’azienda della newco in Fiat, ‘dara’ nuove prospettive a tutti i dipendenti di Pomigliano’ e sottolinea la necessita’ di una rotazione ‘dove possibile’ della cassa integrazione tra gli operai dello stabilimento. ‘Quest’operazione da parte di Fiat crea maggiori garanzie per tutti i lavoratori ed elimina quella differenza che si stava creando tra chi era gia’ assunto e chi attendeva di entrare nella newco’, afferma il segretario regionale della Uilm Campania, Crescenzo Auriemma. Polemica invece la Fiom. ‘La decisione della Fiat dimostra che la costituzione della newco Fabbrica Italia Pomigliano, come denunciato da subito dalla Fiom – commenta Michele De Palma, coordinatore del settore auto del sindacato guidato Maurizio Landini – e’ stata solo uno stratagemma ideato dalla Fiat per uscire da Confindustria, non applicare il contratto nazionale di lavoro e discriminare le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla Fiom’. Il sindacato di Landini annuncia l’intenzione di andare avanti con la sua battaglia ‘fino a quando non ci sara’ lavoro per tutti’.
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