Elena Fattori, Senatrice del M5S, sulle frasi di Salvini contro gli ambientalisti da salotto, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Mi dissocio da queste frasi, perché il dissesto idrogeologico è dovuto a 30 anni di mala politica, anche della Lega. E’ un lavoro che non si fa in 3 giorni, non si possono accusare gli ambientalisti che anzi vanno ringraziati per il proprio lavoro. Non è opportuna una frase del genere, specie in un momento di dolore in cui bisognerebbe stare in silenzio. Apprezzo il silenzio dei vertici del M5S nei confronti di queste uscite di Salvini, perché è lui che deve rendere conto delle sue parole. La cultura si fa dal basso sui territori, non si fa con uno che parla da solo in mondovisione. Non credo che un uomo faccia la cultura”.
Fattori, insieme a De Falco e Nugnes, è nel gruppo dei dissidenti che non vogliono votare il dl sicurezza. “Dissidente non è un termine consono –ha affermato Fattori -. Ho un grande amore per il M5S. Insulti sui social? Attenzione a Facebook che è uno specchio distorto della realtà, ci sono un sacco di fake che mi accusano”.
“Il Dl sicurezza non è che non mi piace, è che noi del M5S abbiamo costruito un programma sull’immigrazione. E’ un tema che conosco molto bene. Quando è arrivato questo dl Sicurezza immaginavo che andasse incontro agli obiettivi che erano nel contratto di governo, poi mi sono accorta che invece va in direzione opposta. Sposta tutti i fondi dal pubblico al privato depotenziando gli sprar. In una prima versione si davano gli appalti ai privati senza gara pubblica. Si dà spazio a chi specula sui migranti. Di Maio ha sempre dichiarato che per stroncare il traffico dei migranti bisogna far gestire i centri migranti dal pubblico, in questo dl sicurezza invece si fa tutto il contrario. Siamo 5 persone che ci siamo letti questo decreto e abbiamo fatto questi emendamenti. Adesso non si intuisce, perché c’è tutta la propaganda, ma quando vedremo gli effetti di questa roba penso che non saremo contenti di questo dl sicurezza. Oltre la propaganda è difficile far capire che così l’obiettivo non si raggiunge”.
Sul voto in aula. “Io ho dato fiducia al nostro governo non presentando gli emendamenti, adesso che non ho emendamenti seguirò la discussione, studierò gli emendamenti proposti e se sarò d’accordo li voterò. Minacce espulsione da M5S se non si vota la fiducia? Mi sembra un segnale di debolezza. I grandi imperi sono finiti quando si sono costruiti i grandi muri. Se il M5S si blinda si fa male da solo, perché il M5S è sempre stato una fucina di idee e di contributi sul merito. Una cosa che non si capisce è che il M5S non è fatto dai suoi leader, ma dal suo popolo. Siamo tutti a termine, anche di Maio lo è, fra 4 anni scadono i due mandati e andremo via”.