Il Messico ha tutto pronto per partecipare all’Expo di Milano, dove punta a "conquistare" l’attenzione dei visitatori: a sottolinearlo e’ stato il commissario del paese presso l’Esposizione, Juan Manuel Valle Perena, durante una colazione organizzata dall’ambasciata italiana presso il ‘Club de industriales’ della capitale.
"La nostra intenzione e’ che la visita al padiglione permetta di vivere un’esperienza unica e svegli cosi’ l’interesse per andare in Messico", ha sottolineato Valle Perena, direttore esecutivo dell’Agenzia di cooperazione internazionale per lo sviluppo del ministero degli esteri. All’incontro hanno preso parte tra gli altri l’ambasciatore Alessandro Busacca e Francesco Gonzalez Diaz, direttore generale di ProMexico, l’organismo che promuove il commercio estero del Messico e che partecipa nell’organizzazione del padiglione all’ Expo, oltre al responsabile del progetto, l’architetto Francisco Lopez Guerra.
"L’Expo, ha tra l’altro sottolineato l’ambasciatore Busacca, offre l’opportunita’ di discutere sulle sfide relative all’ alimentazione" e fara’ vivere a chi vi partecipera’ "un’esperienza unica", rafforzando "la consapevolezza sul diritto ad una alimentazione sana, sicura e adeguata". "L’Expo, ha aggiunto, permettera’ di far svegliare la coscienza sulla sfida piu’ importante dell’umanita’, e cioe’ l’alimentazione". Busacca ha poi ricordato che il padiglione messicano e’ situato in una zona "di ampia visibilita’", sottolineando inoltre che Italia e Messico condividono "un patrimonio gastronomico immenso" e dichiarandosi fiducioso sul fatto che l’Expo contribuira’ a rafforzare il flusso dei visitanti tra i due paesi.
Gonzalez Diaz ha d’altro lato ricordato la partecipazione del Messico nelle ferie internazionali, tra le quali quella organizzata proprio a Milano un secolo fa. L’Expo del 2015 – ha aggiunto il responsabile di ProMexico – sara’ per il Messico "una vetrina per mettere in mostra la tradizione delle innovazioni che il Paese ha evidenziato quale leader negli affari internazionali". Nel commentare il tema dell’alimentazione, Valle Perena ha da parte sua ricordato che il padiglione messicano ha la forma di una grande pannocchia di mais che ricopre il frutto del mais chiamato in lingua nahuatl ‘totomoxtle’. Il padiglione mostrera’ "un Messico con una responsabilita’ globale", ha sottolineato il commissario, precisando che il tema portante del padiglione e’ quello del "seme per un nuovo mondo", riferimento che rimanda non solo agli alimenti ma anche alla cosmologia indigena. Secondo le piu’ antiche leggende dei popoli pre-ispanici, quali il Popol Vuh (libro sacro dei Maya), l’uomo e’ stato creato dagli Dei a partire da una massa di mais. Il Messico – e’ stato d’altra parte ricordato nell’incontro – possiede il 70% della diversita’ mondiale delle specie, ha il secondo ecosistema del pianeta ed e’ una delle quattro nazioni del mondo dove la cucina e’ patrimonio culturale immateriale dell’umanita’.
L’architetto Lopez Guerra, che ha tra l’altro progettato la Basilica di Guadalupe, lo stadio ‘Azteca’ e il Museo di Antropologia della capitale, ha ricordato che il padiglione messicano accogliera’ il 10-13% dei visitatori dell’Esposizione. "Siamo una potenza sul fronte della cultura e della della mega-diversita’. Questa e’ la nostra forza", ha sottolineato. Il padiglione del Messico avra’ spazi tra l’altro per conferenze e laboratori sul tema dell’alimentazione e della nutrizione, un centro affari, un ristorante e uno snack bar, esposizioni di arte contemporanea, mostre di cinema, spettacoli di acrobazia indigena e di lotta libera.