Elsa Fornero, ex ministro del governo Monti, intervenuta a Radio Cusano Campus ha parlato dell’attuale situazione politica. Ha sottolineato come piano piano stiano sparendo molte delle promesse elettorali che sono state avanzate da diversi partiti, questo perché in qualche modo “è cominciato il bagno di realismo”, ha commentato. Infatti, “un conto è promettere, un altro è fare davvero le cose”.
Secondo Fornero “gli italiani non hanno tutti gli stessi problemi, magari i problemi di un gruppo sociale sono opposti ai problemi di un altro gruppo sociale. Fare politica vuol dire fare delle scelte che non potranno mai essere unanimemente gradite. Le difficoltà in campagna elettorale vengono sempre nascoste, si preferisce illudere i cittadini. Spero che il Presidente Mattarella sia sufficientemente fermo per chiedere e ottenere un Governo che abbia un programma ragionevole, realistico, che vada incontro alle esigenze più sentite. E tra le esigenze più sentite non c’è la cancellazione di riforme. L’esigenza più sentite è il lavoro, ma anche qui bisogna fare attenzione a non illudere”.
Secondo l’ex ministro si è parlato molto della sua riforma e poco dei baby pensionati che in parte l’hanno provocata. Ma questa, ha osservato, “è una storia antica. Fu un errore nato proprio da illusioni politiche. Qualcuno pensava che bastasse promettere per fare felici le persone. Quando ero Ministro mi sono chiesta se si potesse ancora agire su queste pensioni, che oggi sono basse e destinate a persone che nel tempo sono diventate anziane. Bisognerebbe fare un’opera al setaccio per togliere la pensione a chi ha un patrimonio importante e quella pensione non se l’è guadagnata. Ma è difficile andare a correggere errori del passato”.
“Salvini? Non ho nessuna fiducia nelle sue capacità politiche. E’ stato eletto, se avrà la maggioranza governi, provi a fare le cose che ha detto sperando che non faccia troppi danni”.
Da che parte va l’Italia? “Altri Paesi hanno dimostrato che stare senza un esecutivo qualche volta non porta danni, anzi anche qualche vantaggio. Il Belgio fu senza Governo per molto tempo. In questo momento l’economia sta andando discretamente, potrebbe essere sul sentiero di crescita e questo è importante. Un Governo che rafforzi questo percorso sarebbe una benedizione, un Governo che invece intralci o possa fare danni è peggio della mancanza di un Governo”.