Tappa spagnola nel cammino del Maie Europa sulla strada del voto degli italiani nel mondo. Mentre i plichi elettorali stanno già arrivando da qualche giorno a casa dei nostri connazionali che vivono lontano dalla loro patria, la campagna elettorale entra ufficialmente nell’ultimo step, come una corsa a cui mancano pochi chilometri per il traguardo. Traguardo che per gli uomini del Movimento Associativo Italiani all’Estero andrà ben al di là dei numeri, dei nomi degli eletti. C’è un progetto che va avanti da tempo, c’è la costruzione di un partito che dall’America Latina si è sviluppato anche nel Vecchio Continente, con i medesimi principi con cui è nato per opera dell’On. Ricardo Merlo. Uomini, idee, valori umani, una politica costruita con la gente e per la gente.
«La nostra gente – dice Ferretti, coordinatore europeo del Maie – sono gli italiani all’estero, a loro ci rivolgiamo, al loro fianco combatteremo adesso e dopo il voto. Non li lasceremo soli. Indipendentemente da come andrà».
Durante il convegno di Barcellona, organizzato dal locale COMITES, presso il salone della Generalitat de Catalunya nella "Casa del Mar", davanti al pubblico presente, Ferretti, candidato alla Camera nella Ciroscrizione Europa, e Alberto Collet, anch’egli in corsa alla Camera in Europa, hanno avuto un confronto sereno con la platea. Sereno e fruttuoso.
«Direi – commenta Ferretti – che siamo stati gli unici a focalizzare il summit sui problemi dell’emigrazione, gli altri andavano per i campi, come si suol dire, preferivano parlare di politica italiana ed internazionale. Noi abbiamo l’onore di far parte del Maie, il nostro elettorato di riferimento sono gli italiani all’estero e non intendiamo perdere di vista questo principio».
Ferretti e Collet hanno suscitato l’interesse del pubblico, hanno concretamente esposto i punti chiave della campagna elettorale portata avanti dal Maie. Da altre parti non si è registrata la medesima passione, basta ricordare momenti come quello in cui è è intervenuto un rappresentante a Barcellona del Partito Comunista che ha protestato perchè voleva partecipare al convegno un candidato del PC che era in Germania e voleva che gli venisse pagato il viaggio perchè non aveva soldi. Quindi lamentava la mancata par condicio. «Gli italiani all’estero hanno bisogno di fatti, di sostegno e di impegno. Forse non tutti lo hanno compreso, ed è grave che molti di loro aspirino ad un posto nel Parlamento Italiano».
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