Paolo Peluffo, savonese, classe 1963, è il nuovo sottosegretario all’Editoria. Ha ricevuto la delega dal presidente del Consiglio, Mario Monti, nella giornata di ieri.
Peluffo va ad occupare la poltrona lasciata vuota da Carlo Malinconico, che si è dovuto dimettere dopo una forte polemica che per giorni ha occupato gli spazi di giornali e tv.
Peluffo è giornalista professionista dal 1990. Tre anni dopo, a 29 anni, diventa capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio, su nomina dell’allora premier Carlo Azeglio Ciampi, e ricopre quell’incarico fino alla fine della legislatura, per poi tornare al "Messaggero". Uomo dalla lunga carriera ministeriale, abituato a frequentare i palazzi romani che contano, fra i diversi incarichi che ha attualmente c’è anche la vicepresidenza della Società Dante Alighieri.
Secondo indiscrezioni, il neo sottosegretario con delega all’editoria ha già convocato la commissione tecnica consultiva per valutare le posizioni delle aziende non esaminate o in sospeso per l’accesso ai contributi all’editoria.
Peluffo sul tavolo si ritroverà vari temi: il più importante è certamente quello che riguarda diverse testate giornalistiche, a rischio chiusura dopo i tagli. A lui si rivolgeranno inoltre i parlamentari eletti all’estero per cercare di risolvere la situazione che riguarda Rai Internazionale e i suoi programmi prodotti per gli italiani nel mondo, anche se più passano i giorni più sembra proprio che quello di Rai Internazionale sia un capitolo ormai chiuso.
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