"I dati che emergono dal decimo Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes tracciano certamente un quadro interessante per il futuro del Paese che vede l’incremento del 7,6% dell’esodo di cittadini italiani verso l’estero di cui il 35,8% sono giovani laureati e diplomati. Sicuramente non è l’incremento dell’esodo a destare preoccupazioni quanto invece alcune variabili collegate ad esso che dovrebbero indurre ad una riflessione sistemica più ampia". E’quanto dichiara Aldo Di Biagio, senatore di AP in una nota.
"L’incremento del numero dei cittadini che emigra rientra in uno scenario di comprensibile dinamicità del mondo del lavoro soprattutto sul versante europeo – spiega l’eletto all’estero – che non può che essere inquadrato come un dato armonico con quanto registrato anche in altre Paesi UE. Ciò che fa riflettere sta nel fatto che molti dei giovani migranti non rientrano più in Italia probabilmente perché l’esperienza maturata oltre confine non trova un ambiente valorizzante in patria".
"A questo elemento – continua Di Biagio – bisogna poi aggiungere il fatto che a differenza di altri Paesi europei, di indiscutibile appeal migratorio, l’Italia continua ad essere una terra di transito e l’esperienza migratoria extraeuropea degli ultimi mesi ne rappresenta la metafora per eccellenza".
Di Biagio conclude: "Credo che per ripensare al ruolo dell’Italia in uno scenario europeo non si possa prescindere dall’analisi del quadro delle dinamiche migratorie che lo interessano e che evidenziano certamente una sproporzione nel transito dei flussi a cui bisogna rispondere con quelle riforme strutturali che si fa tanto fatica ad approvare".
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