Ma quel martellante Bersani che ripeteva in ogni appuntamento giornaliero sui tg con petulante stillicidio, cadenzando ogni sillaba: “Quel-lo lì (Berlusconi) se ne de-ve an-da-re… per-ché sta di-strug-gen-do l’Ita-lia!”, che fine ha fatto? Ora gli americani ci hanno declassato, lo spread è peggiorato, le liberalizzazioni (oltre quelle che interessano alle Coop) non sono state fatte, hanno aumentato le tasse, le medie e piccole imprese stanno chiudendo, le grosse barche stanno scappando nei porti delle nazioni prospicienti, i ricchi turisti se ne vanno a S. Moritz ed i politici si defilano alle Seychelles, mentre le borse sono sempre lì che vivacchiano alla giornata… e non si sente più nessuno che se la prende col premier di turno. Anzi: “Tout va très bien madame la Marquise”.
Finalmente, però, il segnale è arrivato. Il Castigaberlusca, Bersani, ora, pare (ma non è detto) che si sia accorto che è la Merkel – che ha coinvolto il clown Sarkozy – ad avere affondato ogni velleità in campo europeo dell’Italia, la quale ha pagato colpe non sue. Pur dando comunque, nel discorso, ogni tanto, una frecciatina sull’incapacità del Cavaliere, infatti il segretario del PD, ha riconosciuto – finalmente – che è stato il duopolio franco-tedesco l’elemento negativo determinante per l’Italia! Ma non poteva ammetterlo prima? Ci saremmo risparmiati qualche altro giochetto di acquisto ed affitto case della neo-casta dei neo-ministri, qualche doppio o triplo neo-stipendio di vecchi magistrati, sottosegretari, consulenti, parenti di ministri, tutti rigorosamente autentici “professori" e “tecnici” che hanno usato con maestria i “vecchi metodi” di accaparramento e sistemazione familiare! E a proposito di case: ma Fini?
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