I titoli di Stato di Italia, Spagna e anche Francia continuano a soffrire, con lo spread dei Btp oggi tornato sopra i 400 punti base. Ma le borse respirano, aiutate da trimestrali e dati macroeconomici positivi, a partire dalla fiducia tedesca e dal ‘firewall’ del Fondo monetario internazionale che verra’ probabilmente potenziato di 400 miliardi di euro per sostenere l’Europa.
Dopo l’aggiornamento delle previsioni economiche italiane e i nuovi obiettivi di finanza pubblica del ‘Def’, oggi Bruxelles ha speso parole a favore di Roma: ‘L’Italia e’ impegnata in un piano di riforme molto ambiziose a lungo termine e questo ha bisogno di essere valutato sul lungo termine’, ha detto un portavoce dell’Ue rifiutandosi di commentare i ‘movimenti speculativi’. Un ‘assist’ che arrivava mentre, stamani, lo spread tornava oltre i 400 centesimi arrivando a toccare secondo l’agenzia Reuters quota 414, un massimo da inizio febbraio, e chiudere a 405 (396 sugli schermi Bloomberg) con rendimento decennale arrivato fino a 5,74%.
Il mercato e’ sotto pressione, soffre anche la Francia (spread vicino a 140), ma e’ la Spagna il punto piu’ debole: il premio di rendimento dei ‘bonos’ decennali ha sfiorato i 436 centesimi, con un rendimento decennale oltre il 6%: livelli di guardia. Ci sono l’incertezza per le imminenti elezioni in Francia, i timori sul rating di Parigi, i dubbi sulla tenuta finanziaria della Spagna e delle sue banche e i timori per l’impatto della forte recessione che investe mezza Europa. Tutti fattori chiaramente negativi, mitigati pero’ dall’indice Ifo tedesco che misura il clima di fiducia fra le imprese, salito ad aprile a 109,9, smentendo le previsioni di un calo.
Questo, assieme al probabile accordo per potenziare di 400 miliardi il capitale del Fmi, ha dato slancio alle borse europee, A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Festeggia Madrid, in rialzo dell’1,9%, mentre Londra e Parigi sono salite dello 0,4% e Francoforte, grazie alla tenuta dell’economia tedesca, archivia un +1,1%. Anche l’euro si e’ rafforzato, salendo a 1,321 contro il dollaro, da 1,313 di ieri.
Al ritorno dell’ottimismo contribuiscono in maniera determinante i buoni risultati di alcune grandi aziende americane: a New York il Dow Jones guadagna lo 0,67% e il Nasdaq lo 0,23% grazie ai forti risultati trimestrali di General Electric, Microsoft (che vola con un +5,5%) e McDonald’s. Soffrono invece le banche, con Morgan Stanley, Bank of America e Citigroup tutte in sofferenza.
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