CORONAVIRUS | Di Maio: “Rimpatriate 9mila persone, priorità ai non residenti all’estero” [VIDEO]

Luigi Di Maio: “Attraverso la rete delle ambasciate stiamo dando la priorita' ai non residenti, cioe' chi non sta stabilmente all'estero come i turisti, gli studenti e i lavoratori. Persone che pagano le tasse in Italia e dipendono dalla sanita' italiana. Tutti saranno assistiti e rientreranno in sicurezza se lo vorranno, la priorita' pero' adesso e' chi non e' residente all'estero"

“Come Farnesina abbiamo già rimpatriato 9mila persone da 15 Paesi diversi”. Lo dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio rispondendo a Le Iene di Italia Uno sull’emergenza che riguarda gli italiani bloccati all’estero.

La Farnesina, attraverso la sua rete consolare, “sta ascoltando le segnalazioni dai vari territori. Non sappiamo sempre dove sono i cittadini all’estero, perché non tutti si registrano. Questa è una emergenza storica, i nostri ambasciatori e consoli cercano di percepire le varie richieste. Da lì vediamo come attivare i voli che, dietro al pagamento di un biglietto, permettono ai nostri concittadini di tornare in Italia”.

“Nel mondo – prosegue Di Maio – ci sono 5 milioni di persone con il passaporto italiano. L’unità di crisi della Farnesina riceve tra le 30mila e le 40mila telefonate al giorno. Ci sono aree del mondo dove la concentrazione degli italiani all’estero è più alta. Adesso è come se fosse scoppiata una crisi in ogni area del pianeta, stiamo lavorando per tutti quelli che ci contattano”, “attraverso la rete delle ambasciate stiamo dando la priorita’ ai non residenti, cioe’ chi non sta stabilmente all’estero come i turisti, gli studenti e i lavoratori. Persone che pagano le tasse in Italia e dipendono dalla sanita’ italiana”.

“Tutti saranno assistiti e rientreranno in sicurezza se lo vorranno, la priorita’ pero’ adesso e’ chi non e’ residente all’estero”.

Di Maio ha avvertito che “e’ troppo presto per sapere quando potremo tornare alla normalità”. “La luce in fondo al tunnel pero’ esiste“, ha aggiunto, “a Wuhan non ci sono piu’ nuovi contagi. Bisogna dire che da noi la stragrande maggioranza dei cittadini ha comportamenti responsabili, ma c’e’ anche chi non li ha. Quanto piu’ ci saranno atteggiamenti irresponsabili, tanto piu’ saremo costretti a misure piu’ restrittive”.

“Ogni volta che si esce senza ragione di casa si mette a rischio la vita dei nostri medici e infermieri che lottano contro il coronavirus”, ha detto Di Maio, “se vogliamo aiutarli, dobbiamo stare a casa: ai nostri nonni e’ stato chiesto di andare in guerra, a noi di restare sul divano”.