Quante emozioni, quanti stati d’animo in soli 90 minuti! La partita tra Italia e Giappone, nell’ambito della Confederations Cup in corso in Brasile, ha regalato a chi l’ha vista un turbinio di sensazioni, dalla gioia alla delusione, fino ad arrivare a festeggiare alla fine del match. Italia infatti batte Giappone 4 a 3, e non è stato facile.
La partita è cominciata a mezzanotte, ora di Roma. Gli azzurri nel primo tempo sono sotto di due gol. Il match sempre già concluso. Così tanti sono stati i telespettatori che hanno preferito spegnere la tv e andare a letto, con la delusione addosso. Ma mancavano ancora 45 minuti alla fine del gioco, e si sa, il calcio è capace di grandi sorprese.
La nostra Nazionale tira fuori il meglio di sé, ci mette grinta e passione: arriva così il pareggio e addirittura il gol del vantaggio. Italia conduce per 3 a 2. E già questo sa di incredibile. Ma il Giappone non si arrende e insiste: mette pressione ai nostri e riesce a pareggiare. Siamo sul 3 a 3, dunque. Adrenalina al massimo.
A pochi minuti dalla fine della partita, ecco che arriva il gol vittoria: è 4 a 3 per l’Italia! Azzurri che ora volano in semifinale con il Brasile.
Italia-Giappone è stata davvero una partita d’altri tempi. Qualcuno la paragona all’indimenticabile Italia-Germania dei Mondiali del 1970, anche per il risultato di 4-3 e la girandola di gol ed emozioni.
Cesare Prandelli, ct della Nazionale, a caldo ha commentato nel dopo-partita: “Abbiamo fatto una fatica pazzesca. Siamo andati sotto 2-0 anche perché non abbiamo capito quello che dovevamo fare; poi ci siamo abbassati troppo, ma non per difendere il risultato ma perchè non avevamo benzina". Non c’è stato alcun calo di tensione, assicura Prandelli, "ma nel momento in cui sei in affanno è ovvio che si debba essere più ordinati e attenti. Però posso dire che mi è piaciuta l’Italia che ha sofferto, potevamo accontentarci, invece ha voluto il risultato. Ancora una volta siamo stati generosi. Adesso – conclude – dobbiamo recuperare la squadra e le forze".
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