Silvio Berlusconi, intervistato da “56 Live”, trasmissione in onda su TeleRoma56, parlando di riforme, ha toccato in particolare il tema che riguarda l’elezione diretta del presidente della Repubblica e un presidente del Consiglio con più poteri: “Mi auguro che la maggioranza in Parlamento possa varare riforme della Costituzione indispensabili per governare il Paese: un Presidente del Consiglio che possa nominare e cambiare ministri, che possa avere come strumento decreto legge senza essere sottoposto a benestare del Capo dello Stato, che possa vedere approvato in parlamento un ddl in 90-120 giorni da una sola Camera possibilmente dimezzata nel numero dei suoi componenti. E poi un diritto importante: quello dei cittadini di eleggere direttamente il Capo dello Stato. Ho grande fiducia che questo possa accadere”. Il Cavaliere sente forte dentro di sé “l’orgoglio di avere lavorato in questa direzione e di essere riuscito a dare vita a questa collaborazione".
Sul governo Letta, “nonostante tutto quello che mi è stato buttato addosso in ambito giudiziario, abbiamo mantenuto il timone dritto sostenendo questo governo in cui abbiamo riposto molte speranze – sottolinea il Cav – e che è frutto finalmente, dopo tanti anni, di collaborazione tra centrodestra e centrosinistra. Mettendo fine quasi a una guerra fredda, che negli anni è diventata sempre più aspra. Spero proprio che questa collaborazione possa portare a un governo efficiente, che possa prima dell’estate varare provvedimenti indispensabili per rilanciare economia e ridare fiducia a imprenditori e famiglie".
Berlusconi si è poi concentrato sui temi che più da vicino interessano Roma, capitale d’Italia che si prepara al ballottaggio fra il sindaco uscente, Gianni Alemanno, candidato di tutto il centrodestra, e Ignazio Marino, candidato del centrosinistra. Per l’ex premier Roma è certamente più pulita, anche grazie ad Alemanno: “C’e’ stato un incremento della raccolta differenziata, grazie alla pubblicita’ che Alemanno ha fatto. Un incremento del 75% che ha reso Roma piu’ pulita. E poi due ottime decisioni della giunta: quella di non chiedere l’Imu sulla prima casa e poi terminare il contratto con Equitalia per la riscossione delle imposte e di darlo a un’altra societa’ comunale. Credo che Alemanno debba puntare molto sul fatto della sua conoscenza dei problemi della citta’ e della macchina comunale. Alemanno deve far valere questi 5 anni della sua sindacatura. Sarebbe un errore non consentire a lui di continuare a curare gli interessi dei romani".
"Saper comunicare è importante, ma ancor di più lo sono le cose che uno è riuscito a fare. Alemanno mi sembra abbia un suo appeal. Ha vinto la sua prima elezione contro Rutelli, personaggio di forte appeal, proprio al secondo turno, dopo che Rutelli al primo aveva avuto più voti. Spero che questa cosa possa ripetersi anche con Marino. Credo che i romani nel fare le loro scelte, anche quelli che non sono andati a votare al primo turno, ma che io incito ad andare a votare questa volta, devono pensare a che cosa può fare un sindaco piuttosto che l’altro. Da una parte il candidato della sinistra, certamente ottima persona, ma che non è cittadino romano, non sa nulla della vita dei cittadini di Roma. Necessariamente dovrebbe impiegare due o tre anni per prendere conoscenza di tutto ciò che bisogna conoscere. Alemanno invece ha 5 anni di esperienza come sindaco di Roma. Si è trovato a fare il sindaco succedendo a 18 anni di governo della sinistra che ha lasciato un buco di bilancio straordinario di piu di 12 miliardi di euro. E si è trovato con una situazione disastrata per esempio nella manutenzione delle strade. Ha impiegato il primo anno e mezzo per capire e conoscere, poi si è mosso e ha fatto molte cose buone".
"Il sindaco si e’ dovuto fermare davanti alla porta dei centri sociali perche’ non ha i poteri per fare di piu’, cosi’ come non ha poteri contro la prostituzione nelle strade. Su questo potra’ contare, se sara’ rieletto, sull’intervento di Angelino Alfano agli Interni".
"Con Alemanno e Alfano nei scorsi giorni ci siamo soffermati sul fatto di implementare l’istituzione del poliziotto di quartiere. Basta la presenza di un poliziotto per disincentivare chi volesse commettere reati, e questo si vede con risultati fantastici anche nelle grandi citta’ inglesi. Altra cosa che io credo si debba tornare a fare e’ utilizzare i militari nella periferia. Tra l’altro i militari sono felicissimi di farlo perche’ si sentono finalmente utilizzati e sentono di servire a qualcosa invece che restare nelle caserme".
ALEMANNO, BENE SIGILLO BERLUSCONI SU IMPEGNI ALFANO Commentando le parole del leader del Pdl che ha assicurato, dopo un incontro con il ministro Alfano e lo stesso Alemanno, un maggiore impiego di forze dell’ordine e militari in città, Alemanno afferma: "E’ molto importante che Silvio Berlusconi abbia messo il sigillo sugli impegni del nuovo ministro dell’Interno rispetto alla sicurezza a Roma. Noi abbiamo chiesto una maggiore presenza di persone in divisa che garantiscano controllo del territorio e un argine rispetto alla nuova sfida della criminalita’ organizzata", e “le linee guida devono essere tre”. Ovvero, “rafforzare gli organici e le dotazioni di tutte le forze dell’ordine, dando piu’ uomini e risorse; creare il poliziotto o il carabiniere di quartiere, a cui noi aggiungiamo il vigile di quartiere, per garantire una presenza capillare sul territorio; confermare la presenza di militari nelle periferie", in modo da "poter utilizzare tutte le altre forze dell’ordine in interventi sul territorio il piu’ dinamici possibile".
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