Matteo Renzi lo dice chiaro: “Non siamo contenti”. Commentando in conferenza stampa il primo turno delle elezioni comunali spiega: “Non sono soddisfatto. Qquesto risultato non ci e’ piaciuto. Non siamo contenti". E ancora: “Possiamo e vogliamo fare meglio, lo faremo”.
Il premier – segretario riconosce il risultato non eccezionale delle comunali per il Pd, ma poi nella sua enews spiega: “Il movimento di Grillo e Casaleggio e’ andato al ballottaggio in venti comuni sui 1.300 in cui si votava. La Lega crolla, Salvini sta sotto il 3% a Roma ed e’ doppiato da Berlusconi a Milano, doppiato! Berlusconi c’è, chi lo nega è superficiale e nega la realtà. Forza Italia esiste ancora e ottiene risultati positivi a Napoli, Milano, Trieste. Ma scompare da Cagliari a Torino, da Bologna a Roma. La sinistra radicale che per mesi ci ha spiegato come funzionava il mondo non entra in partita ne’ a Roma, ne’ a Torino dove aveva scommesso tanto".
Insomma, se il Pd non festeggia alla grande, vuol fare capire Renzi, le altre forze politiche in realtà hanno molto poco da sorridere. E comunque “il Pd rimane saldamente in testa, i suoi candidati stanno intorno al fatidico 40% in molte citta’, siamo l’unico partito nazionale. Cinque Stelle che canta vittoria governa in appena 17 comuni (compresi espulsi, sospesi e disconosicuti) su ottomila, cui vanno aggiunti altre quattro municipalita’ ieri".
"A Napoli citta’ il Pd praticamente non c’e’ dal 2011: finita la fase del ballottaggio, proporro’ alla direzione un commissariamento coraggioso", annuncia intanto l’ex sindaco di Firenze, che poi guarda a Roma e sottolinea: "Giachetti ha fatto mezzo miracolo a riportarci al ballottaggio: non escludo che riesca a fare anche l’altro mezzo, ma deve recuperare dieci punti di svantaggio. Olimpiadi, sicurezza, capacità di guidare una macchina complessa come il Comune di Roma: se la giocheranno su questo. Temi amministrativi, insomma, non di politica nazionale".
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