Gli uomini da due milioni di euro in diamanti sono tre napoletani. In fuga dopo la rapina di ieri sera a un ingrosso di preziosi a Roma, sono ricercati dalla squadra mobile. I banditi hanno agito con apparente freddezza, portandosi via anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del locale per non essere identificati.
Gli investigatori sperano di avere tracce utili grazie alle immagini delle telecamere poste all’esterno dell’ingrosso, che si trova fra i quartieri di Trastevere e Monteverde, non lontano dal centro storico della capitale. Secondo quanto ricostruito finora i tre avrebbero compiuto un sopralluogo qualche tempo prima di entrare in azione, a giudicare dall’organizzazione dimostrata e dalla conoscenza dei luoghi. E sapevano anche che in quel momento – intorno alle 19.30 di ieri – nell’ingrosso di preziosi avrebbero trovato soprattutto diamanti, per un bottino stimato di oltre due milioni di euro.
I tre hanno agito in modo freddo e determinato. Si sono spacciati per agenti di polizia per farsi aprire dagli impiegati, poi una volta dentro hanno legato e imbavagliato il titolare, colpendolo alla testa con il calcio della pistola, e alcuni clienti presenti. Quindi si sono fatti aprire la cassaforte e hanno portato via le pietre preziose.
Ad attirare l’attenzione delle vittime della rapina, interrogate dagli agenti, l’accento napoletano dei tre banditi. Ai quali ora da’ la caccia la squadra mobile di Renato Cortese.
Il gruppo potrebbe essere venuto nella capitale ‘in trasferta’, e le ricerche sono state quindi probabilmente estese anche alla Campania e alle altre regioni confinanti con il Lazio. I diamanti, sottolineano gli investigatori, non sono cosi’ facili da piazzare sul mercato clandestino delle pietre preziose.
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