Pasquale Pozzessere non ci sta. E cosi’ per il suo film ‘Cocapop’, passato al Festival di Roma nel 2010 e che ha avuto solo una limitatissima distribuzione, pensa a Youtube. ‘Lo mettero’ in rete anche in occasione della Giornata mondiale contro la droga (26 giugno), cosi’ tutti lo potranno vedere gratis’. Non solo, in contemporanea, ha in mente di fare un altro film, ancora sulla droga, dal titolo ’15anni’ che chiedera’ di finanziare in crowd funding (ognuno potra’ fare la sua offerta libera su www.15anni.com). Motivo di tanta passione? ‘Voglio dare il mio contributo di cittadino rispetto a una tematica di cui si parla troppo poco. Cosi’, mettendo in rete ‘Cocapop’ scavalco il mercato anche perche’ sono totalmente libero nei diritti’.
‘Cocapop’ e’ fatto di tre episodi che si svolgono tutti in un appartamento borghese e attraverso tre generazioni dai 20 ai 70 anni. ‘Io ho voluto analizzare la cocaina nella sua solitudine, nel suo rapporto privato con il fruitore’. Nel primo episodio a consumare la cocaina e’ Vittorio (Arnaldo Ninchi) un distinto ingegnere che, andato in pensione, trova la sua dimensione tirando coca di nascosto dalla moglie (Lisa Gastoni). C’e’ poi la storia di Lorenzo, universitario insicuro che vive a casa con i tranquilli genitori, con cui fara’ i conti con estrema violenza. Infine, c’e’ Laura (Anita Caprioli), violoncellista trentenne, di passaggio a Roma che vive una notte tra ricordi, droga e alcool. ‘Cocapop e’ una piccola storia pensata per rappresentare una cocaina consumata da borghesi. Un modo di raccontare la coca nella quotidianita’, nella sua solitudine’.
Per quanto riguarda ’15anni’ ‘si tratta di una storia di una adolescente, sempre una borghese, che si imbatte nella droga lentamente e viene travolta da questa. Ma rispetto a ‘Cocapop’ i risvolti sono nella prospettiva della speranza. A differenza del primo film questo poi proporra’ delle soluzioni e analizzera’ meglio le cause. Il fatto e’ – spiega ancora il regista – che la droga e’ integrata nel nostro sistema, ma se parla sempre in modo superficiale, sensazionalistico, mentre gli stupefacenti non possono essere ghettizzati e abbinati alla criminalita”.
Con il crowd funding ‘propongo una donazione da fare al sito www.15anni.com anche di un solo euro. E questo fino a 250.000 euro. In cambio ai sottoscrittori di questo film la promessa che permettero’ loro di scaricare gratis il film a casa’, dice Pozzessere che ha esordito nel 1992 con Verso sud, e, nel 1994, ha raccontato con ‘Padre e figlio’ (1994) il rapporto fra due generazioni che non si capiscono.
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