Il patto del Nazareno garantira’ a Berlusconi la tutela di Mediaset, l’impresa di famiglia. Lo racconta Pier Ferdinando Casini in un’intervista a "l’Espresso" domani in edicola. "Deludero’ dicendo che dal punto di vista chirografico non esiste nessun patto del Nazareno. Quindi inutile cercare fogli nei cassetti", dice Casini, che poi entra nel merito dell’accordo fra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi: "E cosa vuole che dica? Silvio Berlusconi in Italia non ha solo una dimensione politica, ma anche economica. Vive una dèfaillance partitica, ma ha la forza sufficiente per usare la contraerea e garantire la sua impresa".
Secondo Casini, Renzi manterra’ la parola: "Lo fara’. D’altronde non fu D’Alema a dire che Mediaset e’ una risorsa per il Paese?", aggiunge: "E io sono d’accordo con loro". E sul suo ruolo – Casini e’ uno dei pochi oggi a parlare sia con Renzi sia con Berlusconi – di possibile garante di quel patto, replica: "E’ piu’ facile pensare che lo sia Confalonieri… e comunque non faccio parte della schiera dei frustrati che si sentono coartati dal patto Renzi-Berlusconi. Parlo con entrambi e credo sia giusto così".
Casini affronta anche il nodo riforme e l’ipotesi di una successione al Quirinale. Sul nuovo Senato, attacca il M5s: "E’ Grillo che ha fatto un grande favore a Berlusconi, tirandosi fuori dalle riforme. Non Renzi. Pensi all’autolesionismo dei 5 Stelle: prima fanno fronte comune con Sel e la Lega, consentendo ai primi di ricontrattare il rapporto col Pd, ai secondi di portarsi a casa quel po’ di federalismo che volevano. Poi, alla prima curva, disertando l’aula, lasciano la riforma sui binari dell’Alta velocita’", continua Casini.
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