Dopo le parole di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che si è detto favorevole alla proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis, continua il dibattito politico che ruota intorno alla ganja libera. Sul tema, la giornata di sabato è iniziata con un’intervista di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, al Corriere della Sera: legalizzare la marijuana? "Sono contraria, ma prima che da ministro vorrei parlarne da mamma”, ha detto l’esponente del governo. "Oggi in Italia è proibito ai minorenni comprare alcol e sigarette – ha poi osservato -, immagino che si proibirebbe anche l’acquisto della cannabis, qualora diventasse sostanza legale. E allora i ragazzini per procurarsela dovrebbero comunque andare a comprarla illegalmente". "Dal punto di vista sociale invece di preoccuparci di legalizzarla, dovremmo occuparci di fare campagne per i piu’ giovani che partano dalla scuola e arrivino a coinvolgere le famiglie".
Non tarda ad arrivare la replica di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri promotore della pdl sulla cannabis legale. Secondo Della Vedova Lorenzin si arrende “allo status quo e a un mercato di massa criminale e criminogeno. E mettendo avanti paure come il consumo minorile di cannabis dopo la legalizzazione, difende esattamente questo consumo minorile, queste sostanze non controllate, questo mercato di massa che porta milioni di italiani, come ha detto linearmente Cantone, a entrare in contatto con la criminalità".
L’EDITORIALE Ecco perché è giusto legalizzare la marijuana
Intervenendo a Filodiretto su Radio Radicale, "Lorenzin e Costa – ha aggiunto Della Vedova – si arrendono perche’ promettono che nei prossimi anni, continuando con il proibizionismo, succedera’ quello che non e’ successo nei decenni passati, ma non spiegano come e perche’. Noi vogliamo non arrenderci ai fallimenti del proibizionismo e proponiamo una scelta di buon governo, anche sulla scorta di quello che sta accadendo negli Stati Uniti. I proibizionisti, che si sono arresi a questo mercato criminale, dovranno confrontarsi con chi, come noi – ha concluso Della Vedova – non vuole invece arrendersi".
Il confronto tra le forze politiche continua. Per quanto riguarda la legalizzazione lo stesso governo è diviso. Non sono soltanto Lega, Fdi e Forza Italia a dire no (“la proposta non passerà, faremo le barricate"), ma anche il fronte di Area Popolare, guidato dal ministro Alfano. Poi ci sono i verdiniani. Il senatore Ciro Falanga del gruppo Alleanza Liberalpopolare – Autonomie ha fatto sapere: “Personalmente sono favorevole alla depenalizzazione". La responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, prende la palla al balzo per sottolineare quanto il governo Renzi sia diviso “anche sulla legalizzazione della cannabis”, ormai “su ogni provvedimento Renzi è costretto a cercare una maggioranza diversa”. Sinistra Italiana, all’opposizione del governo Renzi, è invece favorevole alla legalizzazione.
Al di là del confronto politico, una cosa è certa: il proibizionismo ha fallito. Ciò che propone Della Vedova, insieme a tanti altri parlamentari uniti in questa "battaglia di civiltà" – come l’hanno essi stessi definita -, è di legalizzare un mercato che di fatto già esiste, come dovrebbe essere anche con la prostituzione, visto che ormai le strade delle nostre città sono un bordello a cielo aperto. Inutile attaccarsi allo status quo e a promesse di “educazione nelle scuole”, quando il fallimento delle politiche sulla droga degli ultimi decenni è ormai sotto gli occhi di tutti. .
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