“Un anno prima che se ne andasse, nell’estate del 2018, il maestro Andrea Camilleri regalò ai suoi lettori una definizione della vita tanto semplice quanto efficace: ‘Il tempo – disse lo scrittore siciliano – è una giostra sempre in funzione.
Tu sali su un cavalluccio o un’automobilina, fai un bel po’ di giri, poi con le buone o con le cattive ti fanno scendere’. Lui, testardo come un mulo, di giri di giostra se ne fece tantissimi, malgrado la salute non lo accompagnasse più da tempo e avesse perso del tutto l’uso della vista”.
Lo si legge su Repubblica riferendo che per il centenario della nascita dello scrittore, nato a Porto Empedocle il 6 settembre del 1925, il Fondo Camilleri (creato dalle figlie Andreina, Mariolina ed Elisabetta raccogliendo testi inediti e “pizzini”), la Rai, il ministero della Cultura, la Siae e la Regione siciliana hanno messo in piedi un fitto calendario di eventi presentato lunedì 3 marzo a Roma proprio dalle figlie dello scrittore.
Un fitto programma di appuntamenti che toccheranno tutta l’Italia e non solo con un occhio di riguardo per la Sicilia e ancor di più Vigàta, nell’anno in cui Agrigento è anche capitale italiana della cultura.
“La dimensione internazionale di Andrea Camilleri – si legge -, tradotto in quaranta lingue, studiato e letto a tutte le latitudini e in tutti i continenti, è dimostrata dai tanti eventi organizzati dagli Istituti italiani di Cultura e dalle ambasciate italiane nel mondo: Addis Abeba, Algeri, Amburgo, Atene, Berlino, Bruxelles, Colonia, Cracovia, Friburgo, Lione, Madrid, Miami, New York, Pechino, Praga, Rio de Janeiro, Singapore, Oslo, Sofia, Varsavia”.