"Ristabilire la pace", "unire il Brasile" e "ricostruire l’economia": sono queste le priorita’ indicate da Michel Temer nel suo primo discorso da presidente ad interim dopo la sospensione di Dilma Rousseff disposta ieri dal parlamento.
Origini libanesi, 75 anni, Temer e’ in forza al Partido do movimento democratico brasileiro (Pmdb), alleato di governo di Rousseff dal 2010.
Dietro queste dichiarazioni, sottolineano oggi diversi quotidiani del Brasile, si nasconde un cambiamento nella direzione politica del Paese. Nel nuovo esecutivo entrano infatti esponenti del Partido da Social Democracia Brasileira (Psdb), formazione in prima linea nell’opposizione ai programmi sociali di Rousseff e del suo predecessore Inacio Lula da Silva.
Jose’ Serra, storico dirigente del Psdb, assume il ministero degli Esteri. Altro dicastero chiave, quello delle Finanze, va all’ex governatore della Banca centrale Henrique Meirelles.
Piu’ fonti di stampa evidenziano del resto come per la prima volta dal 1985 nella compagine dell’esecutivo non figuri nessuna donna.
Discussione su questo articolo