Il centro di Boston ‘trasformato in una zona di guerra’, ‘sangue ovunque’, il presidente Barack Obama che tuona ‘troveremo chi ha fatto questo, scopriremo perche’ lo ha fatto’: l’America ripiomba nell’incubo del terrore, dopo la doppia esplosione a Boston, che ha strappato la vita a un bambino di 8 anni, a una ventenne e a una terza persona. Un’altra ventina di persone e’ ricoverata in condizioni critiche, i feriti arrivano a oltre 130, tra i quali almeno 8 bambini. I medici sono stati costretti a praticare diverse amputazioni.
Le deflagrazioni, a 12 secondi di distanza una dall’altra, hanno trasformato in tragedia la maratona della citta’, che si corre da 117 anni. Ancora oscura la pista battuta dagli inquirenti: c’e’ quella del terrorismo internazionale, suffragata dalle molteplici minacce agli Usa di al Qaida in tutte le sue ramificazioni, e di quello interno, che poggia soprattutto su una serie di coincidenze temporali, l’anniversario della strage a Oklahoma City (19 aprile 1995, 168 i morti), il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, che scadeva proprio ieri, o il Patriots Day in Massachusetts. Quel che e’ certo e’ l’orrore rimbalzato in tutto il mondo, incredulo di fronte a un attacco definito ‘sofisticato, coordinato e pianificato’ contro una massa inerme di 23.000 partecipanti e altre migliaia di spettatori.
Dopo le esplosioni ‘e’ scoppiato il caos’, ha raccontato Paolo Rossi, 48enne pistoiese, uno dei maratoneti, 227 gli italiani: ‘Ho visto la morte in faccia. Mia figlia, che aveva scavalcato una balaustra per correre al mio fianco gli ultimi metri, ha cominciato a piangere a dirotto, ci ha raggiunto di corsa mia moglie. Tra le lacrime, non riuscivamo nemmeno a parlare’.
E sono decine le storie che si intrecciano in questa tragedia: sono gravemente ferite la mamma e la sorella del piccolo Richard, il bambino rimasto ucciso. Altri due fratelli che assistevano hanno perso entrambi una gamba. ‘Mi e’ sembrato di essere tornato in Iraq’, ha raccontato un veterano, illeso perche’ si era fermato a una decina di metri dall’esplosione per bere. ‘Ho visto un pezzo di gamba di mio marito che volava in aria’, ha detto tra le lacrime un’altra partecipante. L’immagine simbolo e’ quella di un 78enne, scaraventato a terra dallo spostamento d’aria, come abbattuto da un cecchino. Si e’ rialzato e ha tagliato il traguardo.
Ora e’ caccia ai responsabili, che avevano piazzato altri tre ordigni fatte brillare dagli artificieri. Le due bombe, artigianali, sono state messe dentro alcuni cestini della spazzatura lungo il marciapiede, poi fate esplodere con un telecomando a distanza. Smentito il fermo di un giovane saudita, non chiare le perquisizioni eseguite nel corso della notte. Unanime la condanna internazionale, dall’Ue a Vladimir Putin, da David Cameron a Mario Monti.
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