Seduta nel segno del nervosismo e dell’incertezza quella di oggi sui mercati internazionali. Le Borse del Vecchio Continente sono andate giu’ mentre gli spread di Italia e Spagna hanno ripreso nuovamente la corsa al rialzo, nonostante il successo delle aste di titoli di Stato tenute dal Tesoro italiano e da quello spagnolo. Il differenziale Btp e’ volato a 450 punti base. Via XX Settembre ha collocato tutti i tre miliardi di Ctz con scadenza maggio 2014 con un tasso medio in netta discesa, al 3,064% dal 4,86% del mese scorso. Il Tesoro ha venduto, inoltre, anche tutti i 750 milioni di euro di Btp indicizzati all’inflazione dell’eurozona con scadenza 2016 e 2019.
Madrid ha invece fatto il pieno in un’asta di titoli a 3 e 6 mesi, collocando sul mercato 3,6 miliardi di bond rispetto ad un obiettivo massimo di 3,5 miliardi. Il rendimento medio sul Bonos trimestrale e’ crollato allo 0,946% dal 2,434% di luglio, mentre il tasso sul titolo a sei mesi e’ calato al 2,026% dal precedente 3,691%.
Sulla scia dei risultati delle due aste, le Borse europee hanno limato le perdite iniziali. Piazza Affari e’ anche riuscita a girare in positivo, ma alla fine hanno chiuso tutte in calo. Madrid ha perso lo 0,88%, Parigi lo 0,90%, Francoforte lo 0,64%, Milano lo 0,13% mentre Londra e’ rimasta praticamente invariata (-0,02%).
A pesare sono state le notizie provenienti dalla Spagna, con la Catalogna che ha chiesto ufficialmente aiuti per 5,023 miliardi di euro al Fondo di liquidita’ regionale del ministero delle Finanze spagnolo per far fronte ai pagamenti in scadenza nell’ultimo trimestre dell’anno e coprire il deficit di bilancio. E non hanno aiutato ad allentare la tensione i dati macro economici diffusi sull’altra sponda dell’Atlantico. In particolare, la fiducia dei consumatori americani ad agosto e’ calata ai minimi da dieci mesi a questa parte a 60,6 punti da 65,4 di luglio. Pur non avendo un impatto sulle Borse, sugli Usa e’ intervenuta l’agenzia Fitch, avvertendo che ci sono ‘rischi significativi’ per il rating AAA degli Stati Uniti se non verra’ affrontato il fiscal cliff, ovvero l’aumento delle tasse e la stretta della spesa a partire da fine anno. Senza un piano entro la prima meta’ del 2013 ci sono significativi rischi, ha detto il direttore dei rating sovrani di Fitch David Riley.
Gli analisti sottolineano anche che ‘i mercati sono in attesa della prossima riunione della Bce per vedere quali misure saranno annunciate a Francoforte per cercare di risolvere la crisi del debito nell’eurozona’.
Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha annullato il viaggio a Jackson Hole, per l’annuale convegno della Federal Reserve in programma questo fine settimana, proprio per i troppi impegni di lavoro che lo attendono in Europa nei prossimi giorni. E il nervosismo dei mercati si riflette soprattutto sui titoli di Stato di Italia e Spagna. Lo spread tra il Btp decennale e l’analogo Bund tedesco ha di nuovo raggiunto la soglia psicologica dei 450 punti base, prima di chiudere appena sotto, a quota 449. Il rendimento del titolo del Tesoro e’ al 5,83%. In rialzo a 515 punti il differenziale della Spagna col tasso sui Bonos in crescita al 6,47%.
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