Il prodotto agroalimentare made in Italy è una delle nostre eccellenze. Abbiamo vini, formaggi, paste, salumi ed altri prodotti che sono di primissima qualità, tanto che gli altri li copiano.
Basti pensare al famoso Parmesan, imitazione del nostro Parmigiano-Reggiano. Eppure, i nostri prodotti sono stati bistrattati in Unione Europea. Il caso dei colori assegnati come indice di qualità e di sicurezza fa molto discutere. Infatti, in base al colore assegnato, un prodotto può essere più o meno salutare.
Risulta che, per esempio, prodotti come l’olio d’oliva ed il formaggio Parmigiano-Reggiano siano meno salutari di altri prodotti di altri Paesi, in base ai colori che sono stati assegnati.
Ora, ci si deve chiedere quali siano i criteri di valutazione con i quali si ritiene un prodotto più o meno salutare di un altro. Per esempio, un prodotto come l’olio d’oliva del Lago di Garda, ligure, toscano o pugliese è naturale e non può essere paragonato ad una margarina, la quale è un grasso vegetale idrogenato. Anche il formaggio Parmigiano-Reggiano è naturale e segue un rigido disciplinare. Per esempio, può essere chiamato Parmigiano-Reggiano solo il formaggio a pasta dura prodotto nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena e nell’ovest della Provincia di Bologna e nel sud di quella di Mantova. Eppure, lo si ritiene meno salutare di altri prodotti che spesso sono artefatti.
Così facendo, si rischia di fare danni alla nostra economia.
Chi governa il nostro Paese deve difendere quello che fanno tante nostre imprese, molte delle quali, oggi, sono in profonda crisi, anche a causa del Covid. Non si permetta che certe politiche europee diano il colpo di grazia a queste aziende.