I giudici di Milano sono ‘mostruose macchine di diffamazione’. Ospite della trasmissione Omnibus Silvio Berlusconi lancia l’ennesimo affondo contro la magistratura milanese ed in particolare contro uno dei suoi storici ‘avversari’ il pm Ilda Boccassini che, a giudizio dell’ex premier ‘dovrebbe essere processata’ perche ‘rea’ di usare ‘risorse dello Stato’ per il processo Ruby. Nelle due ore di trasmissione l’ex capo del governo sfodera tutto il suo repertorio: accusa Mario Monti di ‘dire mascalzonate sullo spread’, si dice convinto che il Professore sia ‘sotto choc per i sondaggi che lo indicano come un ‘leaderino’ del centro’ e poi lancia Mario Draghi come possibile candidato alla presidenza della Repubblica.
Ma e’ contro la magistratura che il Cavaliere decide di andare allo scontro diretto. Non e’ la prima volta che l’ex capo del governo attacchi duramente i pm di Milano bollandoli come ‘una patologia’ ed un ‘cancro della democrazia da estirpare’.
Questa volta pero’ il tono sale ancora e l’affondo si concentra contro uno dei magistrati storici del tribunale lombardo, Ilda Boccassini: ‘Il processo Ruby non doveva nemmeno iniziare – e’ la premessa del Cavaliere – e’ evidente che io non ho commesso nessun reato’. Ecco perche’ ‘a finire sotto processo devono finire i pm che usano il denaro dello Stato per un’accusa inesistente’. Non e’ finita qui pero’. Berlusconi alza di nuovo la voce bollando come ‘uno scandalo la sentenza Mediaset’ scritta ‘da un giudice mio nemico. Quello che accade al tribunale di Milano grida vendetta a giudizio di Dio e degli uomini’.
Chiamati in causa i giudici di Milano decidono di non replicare direttamente lasciando solo al procuratore capo Edmondo Bruti Liberati di ribattere a tono alla requisitoria del Cavaliere. Senza entrare nei dettegli il magistrato si limita a ricordare che ‘la procura si attiene alla linea di non replicare ad attacchi che provengono da imputati o da esponenti pubblici’ anche se ‘apparissero superati i limiti della legittima espressione di opinione’. A finire ‘sotto attacco’ e’ poi Monti. Il Cavaliere punta il dito contro ‘il redditometro che spaventa i cittadini’ e poi direttamente contro il Professore ‘se avessi saputo le sue intenzioni – confessa – non avrei controfirmato il decreto di nomina a senatore a vita’.
Al di la’ della campagna elettorale pero’ per l’ex premier e’ arrivato il momento di mettere mano ai nomi da inserire nelle liste del Pdl, stesso argomento discusso oggi dalla Lega che ha annunciato di candidare Umberto Bossi alla Camera nel collegio Lombardia 2. Il compito di ‘sforbiciare’ i parlamentari uscenti e’ affidato ai vertici del partito in riunione perenne a via dell’Umilta’. A tenere banco e’ il ‘caso’ di Nicola Cosentino (‘decidera’ entro la settimana il comitato dei giuristi’ fa sapere il Cavaliere) ma, diversi sono i nodi da sciogliere.
Oltre alla scelta dei parlamentari uscenti che saranno ricandidati, il partito e’ alle prese con la ricerca di volti nuovi da inserire nelle liste. Al momento annunci ufficiali non ce ne sono e con ogni probabilita’ il Pdl sfruttera’ tutto il tempo a disposizione prima della scadenza dei termini ufficiali per discutere delle varie candidature. Poche sembrano le ‘sorprese’. Oltre a Barnabo Bocca, presidente di Federalberghi, il Pdl starebbe pensando di candidare Paolo Galimberti, giovane presidente di Confcommercio. Altro nome che gira nei corridoi di via dell’Umilta’ e’ quello di Andrea Margelletti, presidente del centro studi internazionali.
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