“Oggi Forza Italia è all’opposizione di questo governo, non condividiamo le sue scelte in campo di economia o politica estera”. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, intervistato dal Tg5. Per l’uomo di Arcore la politica economica del governo Renzi ”è un ‘revival’ delle nostre ricette, condito da un po’ di populismo e presentato con grande abilità. Ricordo che gli unici governi che hanno davvero abbassato le tasse sono stati i nostri”.
Sciogliere Forza Italia? "Una assurdità, davvero una stupidaggine”, ha detto il Cavaliere. “Forza Italia e’ il partito della liberta’ e rappresenta molti milioni di italiani che amano la liberta’ e vogliono restare liberi e che non hanno votato alle Europee perche’ disgustati e delusi dalla politica e perche’ io non ero in campo. Io sono tornato in campo, sono al lavoro tutto il giorno e tutti i giorni perche’ voglio che Forza Italia, rinnovata e rafforzata, torni a vincere per garantire agli italiani liberta’ e benessere. Il nostro obiettivo attuale e’ quello di piantare una bandiera di Forza Italia in ogni comune, anche nel piu’ piccolo, per consentire a tutti di aderire facilmente al nostro movimento e partecipare a tutte le attivita’ sociali che intendiamo svolgere nelle comunita’ locali".
Quale strategia intende contrapporre a Renzi che nella direzione Pd ha parlato di partito unico? "La stessa di Renzi, ma nel centrodestra. Noi italiani dal 1948 ad oggi purtroppo non abbiamo mai imparato a votare e ultimamente, anche a causa della par condicio che assegna al piu’ piccolo partito che si presenta per la prima volta lo stesso spazio televisivo e radiofonico che assegna ai partiti piu’ grandi, favorendo cosi’ il frazionamento del voto, per ottenere una maggioranza in Parlamento siamo costretti a mettere insieme una coalizione di molti partiti. E’ stato cosi’ nella prima Repubblica, e’ cosi’ ancora adesso".
"Ci confrontiamo con Renzi nella ricerca di una legge elettorale che favorisca la governabilita’ del Paese e che vada bene a tutti e due le parti in causa. Speriamo di riuscirci. Questo non aiuta certo la governabilita’. Comunque siamo convinti che col confronto si possa trovare una soluzione equilibrata che guardi all’interesse del Paese e non a quello dei singoli partiti".
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