Angelino Alfano, vicepremier e ministro dell’Interno, su Twitter ha “cinguettato”: “Il presidente Berlusconi mi ha riconfermato sua fiducia al governo”. Sul più diffuso Facebook continua: "Con il presidente Berlusconi non ci sono mai state divisioni riguardanti i valori e i programmi del partito. L’unico punto di distanza è stata la valutazione del 2 ottobre, giorno in cui si è votata la fiducia al governo. Questo suo giudizio di fiducia mi è stato riconfermato. La stabilità di governo abbinata ai contenuti della nostra programmazione e’ la chiave di volta per l’unità del Pdl".
Immediato il commento di Daniela Santanchè, pasionaria azzurra: “Apprendo che Alfano dice che c’è l’accordo del nostro partito a sostegno del governo. Bene, è una bella notizia. Questo significa che riscriveremo la legge di stabilità, faremo la riforma della giustizia, e il 27 novembre il Pd, nostro alleato di governo, non voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi". Dichiarazioni che dimostrano quanta distanza ancora ci sia fra “lealisti” e “governativi”.
Alfano, nel corso del suo intervento alla cerimonia di apertura di Eicma 2013, il Salone del Motociclo, che si svolge a Fiera Milano, proprio parlando di governo ha detto: “deve diminuire la burocrazia e abbassare le tasse per una maggiore produttività". "Diminuire le tasse e semplificare le leggi e’ fondamentale anche per la capacità di reggere la concorrenza internazionale, perchè regole esorbitanti e burocrazia sono un freno allo sviluppo, esattamente come le tasse esagerate".
Nella stessa occasione, a proposito dell’interessamento del ministro della Giustizia per la scarcerazione di Giulia Ligresti, Alfano ha detto: “Noi invitiamo calorosamente e convintamente il ministro Cancellieri a rimanere a fare il ministro della Giustizia come lo sta facendo". Per il vicepremier “il ministro Cancellieri è una persona per bene, un funzionario dello Stato di altissimo pregio con una carriera brillante che non può essere oscurata da un gesto che noi riteniamo compatibilissimo con i suoi doveri d’ufficio". "Il fatto che tale gesto sia stato da lei compiuto in tantissime altre circostanze per tantissimi altri detenuti – ha aggiunto Alfano – rende chiaro il suo comportamento, per cui da parte nostra c’è il massimo sostegno".
Nel frattempo arriva la risposta di Raffaele Fitto alle proposta di Alfano che ha invocato le Primarie: “Da sempre sono favorevole alle forme di partecipazione diretta dei cittadini, e ho già avuto prova di sperimentarle positivamente. Quindi, non ho nulla contro lo strumento delle primarie in sè e per sè. Anzi. Quello che però non convince è il fatto di chiederle ora, come se qualcuno volesse superare una leadership che c’è, e che è stata ancora una volta ribadita da milioni di elettori. Invece, proporre ora le primarie significa ragionare come se Berlusconi non ci fosse: è questo ciò a cui diciamo chiaramente no". Il dibattito nel centrodestra continua.
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