– “La famiglia in Italia, dal punto di vista socio-economico, non è un’isola felice ma la cartina di tornasole della crisi. La condizione attuale della famiglia risente infatti di tutti i fattori scatenanti della crisi attuale: la svalutazione e la sotto-remunerazione del lavoro, il taglio e la riduzione delle risorse per lo stato sociale, la crisi del risparmio a causa del prevalere della finanza speculativa sul ciclo dell’economia reale”. Lo ha affermato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli intervenendo questa mattina al convegno organizzato dal Forum delle associazioni familiari per la Giornata internazionale della famiglia che si celebra oggi.
“Le Acli sono impegnate – ha aggiunto Bottalico – con il Forum nel profetto Flexy Family di cui condividono l’attività di monitoraggio e di consulenza alle famiglie e soprattutto l’approccio volto a cogliere il lavoratore non come soggetto singolo, ma come elemento inserito in un contesto di relazioni familiari che possono aggravare o alleviare le condizioni di disagio”.
“In questo tempo di crisi – sottolinea Santino Sciré, vice presidente nazionale Acli e responsabile per la famiglia – è molto importante investire sulle politiche di conciliazione intese come politiche di sviluppo e non politiche residuali”. “La famiglia va intesa come grande risorsa sociale ed il progetto Flexi Family – prosegue Santino Sciré -“è stato adottato all’interno dei Punti Famiglia Acli, nell’ambito di una attenzione strategica verso l’impatto della crisi e delle trasformazioni del mercato del lavoro sulle condizioni di vita e di benessere delle famiglie, interessate da un processo di progressivo impoverimento”.
La Giornata odierna si inserisce nel cammino di preparazione alla 47a Settimana sociale che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre 2013 sul tema "Famiglia, speranza e futuro per la società italiana".
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