500 milioni in cinque anni "per rafforzare il trasporto via ferro in Veneto, per togliere i passaggi a livello, velocizzare e aumentare i treni, migliorare le stazioni". Perche’ le attuali ferrovie venete risalgono al 1973, e "oggi, per fare un esempio, ci vogliono 51 minuti per andare da Conegliano a Venezia, mentre 40 anni fa ce ne volevano 38". È una delle promesse della candidata del centrosinistra alla Regione Veneto, Alessandra Moretti, che stamane presenta il suo programma riguardo a trasporto pubblico, cultura e turismo nel suo quartier generale di Limena, in provincia di Padova.
Quei fondi, spiega la dem, "li chiedero’ allo Stato", perche’ non esiste solo l’Alta velocita’, che comunque permettera’ trasporti piu’ frequenti per la regione, "ma bisogna dare un servizio migliore ai pendolari". Anche per questa ragione, Moretti "sul modello di Emilia- Romagna, Lombardia e Calabria" pensa di vincere anche "la sfida del biglietto unico regionale che valga per tutti i tipi di trasporto pubblico".
Il Veneto, ricorda infatti, e’ la prima regione turistica d’Italia e "non e’ possibile che un londinese ci metta un’ora per arrivare in volo a Venezia e poi quattro ore per arrivare sulle Dolomiti". Da qui anche la priorita’ alla metro di superficie e ai collegamenti con l’aeroporto veneziano. Sempre nello stesso contesto c’e’ l’intenzione di lanciare, sia per il ferro che per la gomma "gare aperte alla concorrenza, tenendo al centro le garanzie per i lavoratori". Moretti e’ convinta che in questi anni la Giunta di Luca Zaia abbia "speso troppo in cemento e asfalto, bisogna invertire la rotta", chiosa la democratica.
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