"Ancora oggi in Sicilia abbiamo un diritto allo studio negato". Lo ha detto il rettore uscente dell’Universita’ di Palermo, Roberto Lagalla, incontrando la stampa alla vigilia del passaggio di consegne con il suo successore Fabrizio Micari.
"La Regione copre il 36,9% del fabbisogno di borse di studio e non ha varato minimamente una legge sul diritto allo studio – spiega -. Questo condiziona molto la fidelizzazione dello studente al sistema universitario siciliano. Al tempo stesso, non posso tacere il tema drammatico della disoccupazione e della desertificazione della realta’ d’impresa, che scoraggia i giovani e alimenta l’emigrazione intellettuale che induce una desertificazione effettiva e potenziale dei nostri territori".
"Ho pero’ la consapevolezza di come i nostri laureati, che per il 39% migrano da Palermo per lavoro in altre realta’, nazionali e internazionali, riescano ad affermarsi altrove – sottolinea Lagalla -. E’ una chiara dimostrazione di efficacia dell’attivita’ formativa dell’Universita’ di Palermo e di tutte le altre Universita’ del Sud".
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