Ottimo segnale per la maggioranza: tutto il Pd voterà a favore del ddl Cirinnà sulle unioni civili al Senato. Lo hanno deciso all’unanimità i senatori dem riuniti stamattina in assemblea. Certo al momento del voto potrebbero esserci delle sorprese, anche se in aula il voto non sarà segreto. Spiega il capogruppo Luigi Zanda. "Non abbiamo alcun interesse al voto segreto, anche se ognuno potrà votare secondo libertà di coscienza".
Clima più sereno all’interno del Pd, dunque, anche se le divisioni all’interno del governo stesso rimangono, tanto che il ministro dell’Interno Angelino Alfano spiega a Radio Capital di "aver già messo in conto un referendum abrogativo nel caso passasse la legge Cirinnà. Per adesso comunque c’è una partita parlamentare che può condurre a una direzione di buon senso".
Mentre la politica si divide sulle unioni civili, che secondo alcuni esponenti del centrodestra rappresentano addirittura una strada aperta verso il matrimonio tra persone dello stesso sesso, il Family Day si avvicina. Forza Italia è per il no al ddl Cirinnà. Renato Brunetta ha già annunciato: "parteciperò a titolo personale al Family Day. Forza Italia con i sui gruppi parlamentari è per il ‘no’ al ddl Cirinnà perché in maniera surrettizia omologa il giusto riconoscimento delle unioni omoaffettive alla famiglia. Questo per noi è incostituzionale, è incostituzionale perché la famiglia prevista dalla Carta è quella naturale, fatta da un uomo e una donna".
Monica Cirinnà, firmataria del tanto discusso ddl, a proposito del Family Day spiega: "Sarà una bellissima piazza, così come lo sono state le 90 piazze arcobaleno d’Italia. Sarà una piazza in cui ognuno porta un contributo a questa discussione, spero che non sia una piazza di rabbia e di divisione, ma una piazza che unisce chiunque vuole diritti per le famiglie”.
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