A sei settimane dal fischio d’inizio di Euro 2012, quella che potrebbe essere una vetrina internazionale per l’Ucraina sembra assumere sempre piú i connotati di un’occasione perduta. Il pestaggio in carcere denunciato dall’ex premier Iulia Timoshenko e le bombe che ieri hanno gettato nel caos Dnipropetrovsk ferendo una trentina di persone stanno riempiendo le pagine dei giornali di tutto il mondo dando una pessima immagine del Paese che tra poco ospiterà i campionati europei di calcio assieme alla Polonia.
Non è del tutto chiara la dinamica delle esplosioni che hanno colpito Dnipropetrovsk, e non è nemmeno certo il numero delle persone rimaste ferite: 26 per il ministero delle Emergenze, 30 invece secondo quello della Sanità. Ma a rimanere un mistero è soprattutto chi abbia nascosto degli ordigni nei cestini dei rifiuti della città natale della Timoshenko, e perchè.
Dopo aver incontrato i feriti in ospedale (tra loro ci sono una decina di bambini), il presidente Viktor Ianukovich ha annunciato una ricompensa di 250 mila dollari per chi fornirà agli investigatori informazioni utili per identificare i responsabili degli attentati che, secondo i servizi segreti, non sono ancora stati rivendicati da nessuno.
Il capo di Stato ha poi tuonato che bisogna "trovare e punire i criminali", un’affermazione che, a sei mesi dalle elezioni parlamentari, ha il sapore di una promessa. Intanto tra le fila dell’opposizione si diffonde la tesi che gli attacchi siano stati ordinati dallo stesso governo per distogliere l’attenzione dall’aggressione in carcere denunciata dalla Timoshenko, che per protesta ha iniziato lo sciopero dello fame.
Il trattamento riservato all’eroina della Rivoluzione arancione sta facendo deteriorare le relazioni tra Kiev e Bruxelles, al punto che ieri il commissario Ue per la Giustizia, Viviane Reding, ha declinato l’invito a presenziare alla partita inaugurale di Euro 2012. Oggi, peró, il tribunale di Kharkiv ha deciso di rinviare al 21 maggio il processo che vede la leader dell’opposizione accusata di malversazione ed evasione fiscale.
A far optare per un rinvio è stata l’assenza per motivi di salute della Timoshenko, che soffre da mesi di ernia del disco.
Secondo alcuni osservatori potrebbe trattarsi di un primo segnale di distensione, dietro il quale potrebbero celarsi le pressioni del governo tedesco per far ricoverare in una clinica di Berlino l’ex premier, che rifiuta le cure perch‚ non si fida dei medici scelti dal governo.
Non sono peró solo il caso Timoshenko e le esplosioni di Dnipropetrovsk a discreditare l’Ucraina agli occhi del mondo, alla vigilia di Euro 2012 una valanga di critiche si sta riversando sull’ex repubblica sovietica e sul suo governo anche per la strage dei cani randagi denunciata dagli animalisti, per le strade disastrate, per i prezzi degli hotel saliti alle stelle, per i ritardi nella costruzione delle infrastrutture, e per gli esponenti di spicco dell’opposizione che, proprio come la Timoshenko, di trovano dietro le sbarre.
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