Lo spread scende sotto il ‘muro’ psicologico dei 250 punti base e si riavvicina ai livelli minimi da oltre due anni, mentre le Borse chiudono in leggero rialzo, senza invertire la tendenza positiva dopo il rally delle scorse settimane. Cosi’, chi si aspettava l’ennesima estate ‘calda’ soprattutto sul fronte di tassi e spread, si trova a fare i conti con una insperata tregua sul mercato del debito, complici le previsioni di ripresa dell’economia nell’Eurozona, ma anche la strategia di alleggerimento adottata dal Tesoro che ha deciso di cancellare alcune aste a medio-lungo termine programmate ad agosto. Per il premier Letta, la discesa dello spread sta a dimostrare che la fiducia riconquistata sui mercati, e’ ”figlia della stabilita”’. Ma avverte anche che l’attenzione deve restare alta: ”Spero che la politica italiana non si dimentichi l’importanza dei tassi di interesse e dello spread”, spiega il premier, perche’ ”stabilita’ non vuol dire staticita’, ma vuol dire essere in grado di fare le cose”, e tassi di interesse bassi ”sono la condizione per lo sviluppo”.
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund e’ scivolato oggi fino a 248 punti base, per poi chiudere stabile a 250,4 punti. E’ un livello toccato ‘fugacemente’ quest’anno solo due volte, il 22 maggio scorso e nei primi giorni di gennaio, ma rappresenta una soglia chiave, dal momento che per ritrovare uno spread piu’ basso bisogna risalire fino al 22 luglio del 2011. Una possibilita’ tutt’altro che remota per gli operatori, che anzi vedono spazio per una discesa fino a quota 220. Per Alessandro Giansanti di Ing, ”il restringimento potrebbe arrivare a 220 punti base, non credo molto oltre”. E per gli analisti di Ig ”Lo spread potrebbe tornare a ridosso di 225-220 punti base, aggiornando i minimi da inizio luglio 2011. Ci aspettiamo che nel corso delle prossime settimane lo spread Btp-Bund possa continuare a ridursi – si spiega nel report della societa’ – in concomitanza con un ritorno del decennale italiano verso i minimi dell’anno e a fronte di un Bund che potrebbe far fatica a scendere sotto quota 1,60%”.
Certo, c’e’ da tenere conto che a settembre potrebbero riaccendersi tensioni in vista delle elezioni in Germania e delle mosse ‘restrittive’ preannunciate dalla Federal Reserve. Ma ”saranno importanti anche le vicende politiche nazionali”, sottolinea il report di Ig, che potrebbero riportare le attenzioni degli investitori sul nostro Paese. Positivo e’ stato anche l’andamento delle Borse europee, con Londra e Madrid che hanno guadagnato quasi un punto percentuale (rispettivamente +0,82% e +0,73%), mentre piu’ caute sono state Milano (+0,23%), Francoforte (+0,2%) e Parigi (+0,3%), che pero’ ha toccato i massimi del 2013.
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