Silvio Berlusconi continua il suo tour mediatico. Televisioni, radio, giornali, web: il Cavaliere è ovunque. L’ultima apparizione a Porta a Porta, da Bruno Vespa (domani l’ex premier sarà da Santoro ad ‘Anno zero’). Una puntata dai toni molto accessi e dai frequenti botta e risposta fra il leader del PdL e il conduttore. Tant’è vero che a un certo punto Silvio sbotta: "Lei Vespa mi corregge su tutto. Ma ha preso dalla Gruber…". L’anchorman replica: "Presidente, una signora non si tratta così". E il Cavaliere risponde: "Ma neanche un vecchio si tratta cosi’: io sono una di quelle persone a cui sull’autobus si cede il posto". Vespa ha quindi spiegato di aver visto il duetto Berlusconi-Gruber ieri sera su La 7 "e mentre lei parlava sono andato al bagno e quando sono tornato lei non aveva ancora finito…". Berlusconi ha concluso: "Mentre lei era in bagno, caro Vespa, Lilli Gruber mi ha interrotto tre volte".
Non è finita. Il conduttore interrompe il Cavaliere piu’ volte sintetizzando quello che l’ex premier intendeva dire. Il leader pidiellino sorride e si complimenta con lui : "bravo, ma parli in camera, cosi’ parla agli elettori…". Si parla di spread e Vespa torna a ripetere quello che Berlusconi va ripetendo come un mantra in tutti i suoi blitz in tv e radio. Il Cav lo ascolta, sempre sorridendo, poi si alza, gli stringe la mano ed ironizza: "non mi hanno mai offerto un prime time. Sono qui dove lei fa 2 milioni di ascolti, di la’ ne fanno uno e mezzo, ma gli elettori sono 41 milioni". Poi, guardando Vespa lo sfida con un’altra battuta: "se potessi fare come il Capo dello Stato, e cioe’ parlare a reti unificate, secondo lei sarei qui?…".
Ma non basta. Berlusconi prosegue nello sfogo: "Anche lei che di solito vedo attento a quello che dico non ha colto una cosa ed è bene che la ripeta" e "gli italiani queste cose non ce le hanno chiare, altrimenti non voterebbero per l’altra parte ma per chi capisce di queste cose e non per chi come Fini e Casini è da trent’anni a spese degli italiani. Voterebbero per me. Agli italiani dico: a chi dareste i soldi in mano? A Berlusconi o a un chiacchierone che ha fatto sempre il professionista della politica?".
Il Cav se la prende anche con Renato Mannehimer, il sondaggisti “di fiducia” del salotto di Vespa: “Lei sta guadagnando troppo, guardi che pancia…fa troppi sondaggi, non dorme la notte, basta che mette il naso fuori la porta sente il vento e decide… Biricchino”.
Per fortuna c’è stato tempo per affrontare anche temi di attualità e politici. Ecco qui di seguito una sintesi delle dichiarazioni del Cav.
RIVEDERE FISCAL COMPACT? ASSOLUTAMENTE SI’ Rivedrebbe il fiscal compact? ‘Assolutamente si’, anche a costo di far fare un altro voto al Parlamento italiano’. ‘Lo intenderei doversi interpretare sui fattori rilevanti’ della riunione del Consiglio Europeo, ovvero ‘facendoci pagare 15 mld all’anno invece di 50 mld’ per il rientro del debito.
AUSPICO RADICALI IN COALIZIONE COL PDL "Non c’e’ trattativa ma sarebbe auspicabile che i Radicali entrassero in coalizione con noi, perche’ su molte posizioni siamo vicini, come su carceri e giustizia".
MATRIMONI GAY? ASSOLUTAMENTE NO Silvio Berlusconi, durante la registrazione di Porta a porta, dice "assolutamente no" ai matrimoni tra omosessuali. Sulla questione delle unioni dei gay c’è stato un "forzato fraintendimento" delle mie parole, "io ho ricordato che noi abbiamo presentato una legge su tutte le unioni di fatto, anche tra fratello e sorella o parroco e perpetua, che ha come primo firmatario Carlo Giovanardi" e che prevede una serie di diritti.
SECONDO MIEI SONDAGGI SIAMO AL 31% "Noi arriviamo al 30,7-31%. Secondo Euromedia la coalizione di Monti arriva al 10,5, cosi’ articolata: Udc al 4%, Fli all’1% e Lista Monti al 5,5%. C’e’ poi una forte regressione di Grillo che ci danno al 12,3%". Secondo il sondaggista Renato Mannheimer il centrodestra e’ stimato al 26,7%.
"CON 51% PDL POTRA’ FARE CAMBIAMENTO NECESSARIO" "Solo un partito come il Pdl, che e’ parte della grande famiglia europea della liberta’, e’ in grado di fare il cambiamento necessario al Paese senza dover contrattare con gli altri, ma tutto questo e’ possibile solo se avro’ il 51%".
SENZA TRADIMENTO FINI SAREI ANCORA AL GOVERNO "Tutto e’ iniziato con il tradimento di Fini. Se avessi avuto i 40 voti dei finiani saremmo ancora li’ al governo adesso". Il Cavaliere, tuttavia, non si limita ad addossare la responsabilità della caduta del suo governo su Fini, ma chiama in causa anche Giulio Tremonti: "non si poteva andare avanti", afferma, con un ministro dell’Economia – e’ la sintesi della domanda di Vespa – che aveva una linea di politica economica diversa da quella del premier. Il tutto, condito dalla Costituzione "che non consente al premier di cambiare i ministri".
ACCORDO CON CASINI, COLLE NON CI AVREBBE CONCESSO BIS "Io ho fatto ben tre passi indietro mentre Casini sta ancora la’ e cerca di scroccare qualche sedia alla sinistra". Silvio Berlusconi, a Porta a porta, torna a parlare dei rapporti con Casini e della mancata parola del leader Udc. Bruno Vespa ricorda di una cena a casa sua, in cui, riferisce il conduttore, Casini chiese a Berlusconi – ancora premier – di dimettersi subito per fare un governo bis di centrodestra con l’ingresso dell’Udc. "Lei pero’ non si dimise – dice Vespa a Berlusconi – perche’ temeva che Napolitano non ridesse l’incarico al centrodestra". E il Cavaliere annuisce: "probabilmente ha ragione lei su questo".
SPERABILE PATTO RIFORMA CARTA MA SOLO PDL PUO’ FARLO "E’ sperabile". Cosi’ Silvio Berlusconi a Porta a porta replica alla domanda se a prescindere da chi vincera’ la prossima legislatura si puo’ fare un grande patto per riformare la Costituzione. Tuttavia, aggiunge, "solo il Pdl e’ in grado di fare la riforma dell’architettura istituzionale, ma solo se ha la maggioranza assoluta", conclude.
BERLUSCONI PASSA IN RASSEGNA PATTO ITALIANI, TUTTO FATTO Il patto degli italiani riappare li’ dove era comparso ed era stato firmato nel 2001, nello studio di Bruno Vespa a ‘Porta a porta’. Unica assente: la scrivania di ciliegio alla quale si era seduto Silvio Berlusconi per apporre la sua firma. "Peccato averla data via", si rammarica stasera Bruno Vespa. Il Cavaliere, pero’, non si scoraggia e spiega: "ho qui il contratto con gli italiani firmato nel 2001 e quell’altro firmato il 10 aprile 2008. Tutti questi punti sono stati rispettati, e’ stata l’Universita’ di Siena a sottolineare che l’85% del contratto con gli italiani e’ stato onorato: meno pressione fiscale, piano di difesa dei cittadini con poliziotti e carabinieri di quartiere, innalzamento delle pensioni minime a mille euro, un milione di nuovi posti di lavoro che sono diventati poi un milione e mezzo ed apertura di nuovi cantieri…", e cosi’ via scorrendo punto per punto il contratto vergato dallo stesso Berlusconi "la sera prima di venire in trasmissione perche’ non avevo tempo".
AUSTERITÀ MONTI PUÒ PORTARE A FALLIMENTO STATO “Il governo dei tecnici e’ lontanissimo dalla realta’ e non ha saputo interpretare la disperazione delle persone. Monti ha proceduto con le ingiunzioni di un’Europa a guida tedesca ed ha applicato un’austerita’ che puo’ portare al fallimento dello Stato".
MONTI? GIOVANI DISOCCUPATI PER COLPA SUA Giovani assunti a tasse zero: e’ la ricetta lanciata da Silvio Berlusconi per aiutare l’occupazione. Ma perche’, si chiede Mario Monti, queste cose non sono state fatte quando il Pdl era al governo? "Perche’- risponde il Cavaliere a Porta a porta- la situazione dei giovani e’ stata aggravata fino a questo punto dal governo Monti".
SE NON VOTAVO IMU MI METTEVANO AL MURO "La prima cosa sara’ abolire l’Imu con il primo decreto del primo consiglio dei Ministri". A ribadirlo e’ Silvio Berlusconi durante Porta a Porta. Quando Bruno Vespa gli fa notare pero’ che il Pdl ha votato i provvedimenti del governo Monti, a cominciare dal ‘salva Italia’ che comprende anche l’imposta sulla prima casa, il leader del Pdl replica: "Se avessi tolto allora la fiducia, mi avrebbero messo al muro come il responsabile del disastro italiano".
Discussione su questo articolo