Il patto delle ‘Crocche’ avvelena le ultime battute della campagna elettorale in Sicilia, a due giorni dall’apertura delle urne. Cosi’ e’ stato ribattezzato il presunto accordo, che secondo Nello Musumeci e Francesco Storace, avrebbero siglato Rosario Crocetta e Gianfranco Micciche’, rivali nella corsa alla presidenza della Regione siciliana ma indicati come alleati dell’ultima ora. Dietro il patto delle ‘Crocche’ (Crocetta-Micciche’) ci sarebbe la regia di Raffaele Lombardo che avrebbe dato l’ordine agli autonomisti di far votare il candidato governatore sostenuto da Pd e Udc, dopo avere preso atto che Micciche’ non ce la farebbe a recuperare il gap nei confronti dei due maggiori competitor.
Ricostruzione che viene smentita da Miccichè: secondo l’ex ministro Lombardo, in realta’, avrebbe respinto le pressioni di Berlusconi che voleva convincerlo a dirottare i suoi voti sul candidato del Pdl Musumeci. In questo clima incandescente, e’ arrivato a Palermo Beppe Grillo, che esausto per il tour siciliano, ha annullato gran parte del suo programma per concentrarsi sul comizio serale in piazza Magione, dove sono cresciuti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mentre altri big, come Angelino Alfano e Antonio Di Pietro hanno proseguito i loro tour e domani tornera’ Gianfranco Fini, a Palermo per chiudere la campagna elettorale di Micciche’.
Ad accendere i fuochi e’ stato Storace, che aveva promesso di fare i nomi dei protagonisti del patto delle ‘Crocche’, tra cui Nicola D’Agostino, il capogruppo uscente del Pds-Mpa all’Assemblea: e ha citato alcuni candidati minori che Lombardo avrebbe piazzato nelle liste dell’ex sindaco di Gela. ‘Menzogne ridicole’ ribatte Micciche’, che rivela ‘una telefonata che Silvio Berlusconi ha fatto al presidente Lombardo tentando in tutte le maniere di convincerlo a non votarmi: la risposta e’ stata di rifiuto netto’. E avverte gli avversari: ‘Il giorno dopo la mia vittoria il grande partito sicilianista che superera’ il 30 per cento delle preferenze, sara’ la base per la nascita del nuovo partito del sud che superera’ anche la Lega’.
Sente ‘profumo di vittoria’ e apre ‘alle opposizioni e ai grillini’ Nello Musumeci che liquida il mancato arrivo di Berlusconi nell’isola cosi’: ‘Ha i suoi impegni, il Pdl e’ solo il mio principale alleato e poi lui ha dato la benedizione a Totó Cuffaro e Raffaele Lombardo’. Poi sulle liste pulite bacchetta i partiti: ‘Ho chiesto di applicare il codice antimafia, ma c’e ancora una forma di autoreferenzialita’, occorre dotarsi di un codice etico, ma io sono con la coscienza a posto’. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, e’ sicuro che Musumeci, che ha preferito non incontrare ufficialmente Renata Polverini a Palermo ‘per sostenere i candidati dell’Ugl’, ‘puó dare una svolta alla Sicilia, perch‚ è una persona onesta, perbene, concreta, capace e sarà in grado di restituire all’isola la reputazione che merita’.
Ma ad Agrigento, il leader di Idv, Antonio Di Pietro, ricorda che ‘il centrodestra ha vinto 61 a zero e il risultato è sotto gli occhi di tutti’. ‘Basta con questo modo di governare la Sicilia – afferma – Vogliamo una nuova primavera come a Palermo, per questo bisogna votare Giovanna Marano’.
Agli elettori siciliani si rivolge il leader del Pd, Pierluigi Bersani, invitandoli a non fermarsi ‘al desiderio pur comprensibile di testimonianza e di protesta’, ‘perch‚ con il voto a Crocetta l’alternativa alla destra domenica puó diventare davvero un fatto concreto’.
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