Nel documento finale approvato ieri dall’assemblea di Sel, si prende atto del "boom" del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo: "La crescita del consenso grillino non puo’ che preoccuparci. Bisogna affrontare la questione senza scorciatoie". "Il ‘boom’ di Grillo e del M5S c’e’ stato. Averlo negato, continuare a farlo, non e’ che un esorcismo".
"Il voto a Grillo – e’ la conclusione dell’assemblea di Sel – e’ quindi visto soprattutto come uno strumento di radicale ricambio della classe politica, quando essa non e’ in grado di autoriformarsi. Se non si "vede" cosa e’ successo, Parma potrebbe diventare lo specchio dell’Italia. Non bisogna demonizzare il fenomeno. Spesso i candidati del M5S sono preparati e con contenuti condivisibili e poi perche’ peggio dell’antipolitica c’e’ solo l’anti-antipolitica, che pretende di conservare l’esistente nel nome del meno peggio. La crescita del consenso grillino non puo’ che preoccuparci".
"Bisogna affrontare la questione senza scorciatoie e – si legge nel documento – avanzando un progetto politico capace di trasformare la rabbia di tanti in opportunita’ di cambiamento reale. Non possiamo raccontare fandonie: la nostra ispirazione e’ la buona politica, democratica e costituzionale, di sinistra, tutte cose che il grillismo non considera certo centrali".
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