Ho la vaga impressione che Matteo Renzi abbia scambiato il ruolo di premier con quello di un qualsiasi politicante in piena campagna elettorale. Continua infatti imperterrito con le sue chiacchiere promettendo ogni 3 x 2 dei bonus, è fissato con gli 80€ da estendere ora anche alle nuove mamme, ma intanto sta già pensando a come rifarseli dare. Niente fa per le pensioni minime, tanto quelle persone stanno già morendo, e niente fa, certo ci vorrebbe una persona con due "mongolfiere", per bloccare quell’immondo lavoretto che stanno portando a compimento oltre 400 consiglieri regionali per prendersi vitalizi astronomici.
La sua vocazione è promettere e mettere in atto ogni altra diavoleria atta ad ottenere consensi poi, quatto quatto, infila ritocchi al rialzo delle tasse e delle imposte. Sono mesi che assicura che non farà mai marcia indietro e che non teme nessuno come un maciste della politica, e poi davanti alle proteste dei magistrati fa una manovrina all’indietro, come sicuramente farà con i Presidenti di regione e con i sindacati. Porterà sicuramente validissime motivazioni per aver innestato la marcia indietro ma, ad un peccatore come il sottoscritto, viene da suggerirgli di cambiare la cinta dei pantaloni e gli straccali, in quanto l’attuale dotazione è scadente e gli fa calare le brache.
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