Gian Lorenzo Cornado, Ambasciatore d’Italia in Canada, nel messaggio ai connazionali in vista della Festa della Repubblica, parla come fosse un politico e non un diplomatico. E pare ci tenga molto a sottolineare quelli che lui considera importanti successi del governo Renzi. Manco fosse un ministro dell’attuale esecutivo.
Dopo avere ricordato che anche quest’anno “ci ritroveremo assieme per celebrare l’Italia e la nostra italianità attorno alla nostra bandiera tricolore: il 29 maggio a Toronto, il 2 giugno a Vancouver, il 4 giugno a Montreal ed il 5 giugno a Ottawa” e che la festa “sarà aperta a tutti gli Italiani ed Italo-canadesi e alle loro famiglie, sarà la festa della comunità italiana, esattamente come lo è il Canada Day per i cittadini canadesi”, Cornado sottolinea che quest’anno il 2 giugno “ricorrerà il 70º anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana, nata nel 1946 per volontà del popolo italiano, a seguito di referendum istituzionale, dopo 20 anni di dittatura e 5 anni di guerra che avevano insanguinato e diviso il nostro Paese. 70 anni fa gli Italiani ritrovarono la libertà, la pace e la democrazia perdute durante il fascismo e l’occupazione nazista”.
Poi inizia a tessere le lodi di Matteo Renzi. Prima di tutto una citazione: “Come ha detto il Presidente del Consiglio Renzi – scrive Cornado – ‘l’Italia è un Paese che, nella sua storia, è sempre uscito più bello e più forte dalle crisi che ha attraversato. E lo ha fatto grazie all’unica risorsa naturale della quale dispone in abbondanza: il talento degli italiani’”.
Elogia le riforme di Renzi: “In Italia sono stati creati 398.000 posti di lavoro, la nostra economia è tornata in crescita, la disoccupazione giovanile è calata di sei punti e gli investimenti stranieri in Italia sono passati da 12,4 a 75,7 miliardi di euro. L’Italia, insomma, sta uscendo dalla crisi”. Sembra di ascoltare l’ex sindaco di Firenze.
Cornado ci tiene a sottolineare che con questo governo “sono state approvate due fondamentali riforme: quella sulla legge elettorale, che favorirà la formazione di maggioranze certe e governi stabili in grado di guidare il Paese per l’intera legislatura e quella del Senato, che porterà al superamento del bicameralismo, alla riduzione del numero dei senatori da 315 a 100 e all’eliminazione della loro retribuzione. Tutto ciò con l’intento di portare ad una semplificazione dell’iter di approvazione delle leggi e ad una conseguente riduzione dei tempi decisionali e dei costi della politica”. Meno male che Renzi c’è.
E così “Italy is back: il Paese che abbiamo davanti a noi è un Paese che ha ritrovato forza in campo economico e leadership sulla scena internazionale, innanzitutto in Europa”. E ancora: “Nonostante le difficili sfide del momento, l’Italia è divenuta oggi il Paese politicamente più stabile dell’Unione Europea e un Paese punto di riferimento della comunità internazionale. In questa fase di incertezze c’è infatti un crescente bisogno di Italia, in Europa e nel mondo e di questo le comunità italiane all’estero non possono che essere fiere”.
All’ambasciatore verso la conclusione piace ricordare che è possibile che entro quest’anno “il Presidente del Consiglio Renzi compia una prima storica visita in Canada, su invito del Primo Ministro Trudeau”. Cornado sarà al fianco di Renzi in ogni momento, durante l’eventuale visita, e non ci sarebbe nulla di strano. Però certi messaggi ai connazionali appaiono più politici che istituzionali. Come se non bastasse, non è la prima volta che Cornado dimostra di essere vicino al Pd. Alcune settimane fa fu ospite d’onore a una cena targata Partito Democratico. Evidentemente il diplomatico ci ha preso gusto a guardare a sinistra.
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