Non credevo che l’ONU, oltre ad essere un enorme carrozzone che sperpera denaro per ottenere modesti risultati, fosse anche un Ente che assegna incarichi a persone fatte con la fotocopia. Da gennaio, infatti, l’incarico di portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati, per intenderci quello che aveva l’attuale Presidenta della Camera, è occupato da Carlotta Salmi, la quale giorni or sono in un’intervista, oltre alla solita salottiera retorica fotocopiata, spara due "panzane" degne proprio di un quaquaraquà superpagato. Nei suoi pensieri, come per la Boldrini, c’è posto solo per gli immigrati, gli altri devono solo stringersi per far loro posto, cedere il lavoro, casa e tutto ciò che gradiscono.
La prima panzana: "siccome ci sono tre milioni di profughi in fuga verso l’Europa bisogna dare «visti umanitari» a tutti". La seconda è: "per aiutare l’inserimento degli stranieri, «sponsorizziamo» il loro ingresso in università e creiamo «visti specifici» per il lavoro". C’è da chiedersi se costei ha i piedi per terra, qualcosa nella zucca oppure è solo fuffa.
Orbene, la Boldrini ha già fatto un appello ai profughi a venire da noi in quanto saranno trattati bene: le case popolari saranno date prima ai rom e agli extracomunitari con figli a carico, l’Europa deve tornare ad essere un crocevia di popoli e di culture; inoltre Boldrini ha espresso disappunto per i nostri alberghi di lusso ove approdano turisti danarosi, mentre ai profughi non viene concesso analogo trattamento. Penso che con tali eccelse menti superpagate e con una sfilza di benefici agli europei, ed in particolare a noi italiani, non rimanga altro che far fagotto e lasciare il tutto ai nuovi arrivati ed a quanti si apprestano a raggiungere le nostre coste.
Speriamo che queste illuminate menti non si dimentichino di prendere in affitto lussuose navi ed aerei per rendere l’esodo dei loro beniamini più confortevole. Sorprende però, e nel contempo indigna, che la Boldrini così portata verso gli immigranti e gli extracomunitari preferisca prendere il sole nella privatissima tenuta presidenziale di Castelporziano e non in una qualsiasi spiaggia, magari libera, del litorale laziale ove i cosidetti "vu cumprà" sono più numerosi dei granelli di sabbia.