Ho la netta sensazione che in questa martoriata Italia personaggi delle istituzioni, politici e partiti facciano a gara per farci vergognare ogni giorno di essere italiani e per cercare di vedersi assegnato il premio Nobel di "Manifesta scempiaggine". Ora è la volta di alcuni politici, guarda caso 18 del Pd, 2 del m5s e 2 fuoriusciti del m5s che propongono una legge per "rieducare" le forze dell’ordine citando come esempio di "crudeltà" quanto avvenne durante il G8 di Genova. Da notare che il primo firmatario del disegno di legge, già presentato alla commissione affari costituzionali del Senato, è addirittura un ex di Lotta continua, cioè uno di quei galantuomini che negli anni 70 davano triste spettacolo nelle piazze; un altro firmatario è un No Tav, quel gruppo i cui appartenenti spesso si contraddistinguono per attacchi alle forze di polizia.
Questi signori "onorevoli" lamentano comportamenti troppo violenti e poco garbati da parte delle forze dell’ordine dimenticando e/o facendo finta di non sapere che quanto avviene nelle piazze e nelle varie "democratiche" manifestazioni spesso sono atti di puro vandalismo e di guerriglia: si tratta di episodi ampiamente documentati da riprese televisive e, pertanto, noti a tutti, anche a chi guarda il televisore al contrario.
Non so se nel disegno di legge è previsto che le forze dell’ordine, oltre ad offrire pasticcini e bevande ai galantuomini con il viso coperto, debbano anche fornire a costoro le armi improprie se per sbadataggine ne sono sprovvisti. Gli interventi delle forze dell’ordine, anche al di fuori delle "democratiche" manifestazioni, troppo spesso vengono manipolati per farle apparire come una banda di assassini che massacrano poveri angioletti indifesi.
Gli "onorevoli" firmatari del disgustoso disegno di legge dimenticano anche quanti degli appartenenti alle forze dell’ordine vengono uccisi e/o feriti da quella marmaglia che vorrebbero fosse avvicinata amorevolmente. Giorni or sono la Corte di assise di Milano ha assolto con formula piena 4 poliziotti accusati di aver ucciso una persona nel tentativo di arrestarla, naturalmente "fidati" testimoni asserivano percosse e quant’altro inteso ad uccidere. Di testimonianze architettate ad arte per far ricadere la colpa sui servitori dello Stato ce ne sono state fin troppe e, troppo spesso, sono state, forse per la fretta, ritenute attendibili.
Recentemente a Napoli c’è stato l’ennesimo episodio: i carabinieri hanno cercato di fermare un motorino con tre a bordo, senza casco, tra i quali si era segnalato un latitante; ne è seguito un inseguimento ed un ragazzo è rimasto ucciso da un carabiniere. Ebbene alle due di notte, ora del fatto, si sono fatti avanti una marea di testimoni oculari mentre per fatti delinquenziali che avvengono, sempre a Napoli, in pieno giorno nessuno vede niente. Strano, sono miracoli che accadono che però lasciano riflettere.
Sicuramente qualche eccesso purtroppo si è verificato, ma prima di versare tutto il livore che l’ottusità suggerisce sarebbe bene tener conto di quanta delinquenza c’è in giro che non ha nessuna remora ad ammazzare un tutore dell’ordine che viene subito dimenticato. Purtroppo non ci si deve meravigliare di tali sconce ed inqualificabili pretese, infatti siamo il paese che ha partorito l’incivile idea di dedicare una sala del Senato a Giuliani, ucciso durante l’incivile manifestazione del G8 di Genova mentre tentava, con il volto coperto, di fracassare la testa ad un carabiniere con un estintore.
Durante i recentissimi vergognosi fatti di guerriglia accaduti a Napoli, cosa dovevano fare le forze dell’ordine secondo i firmatari della proposta di legge: distribuire babà? Signori, un po’ di decenza non guasta, anzi, è doverosa specialmente se si siede in Parlamento. Purtroppo, sorprende – ma fino ad un certo punto – che una parte della sinistra, con la noncuranza della restante parte, continui la sua incivile ed incessante opera di mistificazione dei fatti e la denigrazione delle nostre forze dell’ordine.