La Repubblica Dominicana ha rimpatriato ad Haiti decine di donne incinte, neomamme e bambini, nell’ambito dell’inasprimento della lotta contro l’immigrazione illegale.
In una dichiarazione, le autorità locali hanno affermato che 135 persone, tra donne e bambini, sono state condotte in un centro di detenzione per migranti irregolari, prima di essere rimandati nella vicina Haiti.
Le espulsioni di massa giungono mentre entra in vigore una delle controverse misure sull’immigrazione del presidente dominicano, Luis Abinader, che obbliga il personale degli ospedali del Servizio sanitario nazionale (Sns) a chiedere ai pazienti un documento d’identità, una lettera di assunzione e una prova di residenza, in modo che gli ufficiali dell’immigrazione negli ospedali possano verificarli.
Lunedì 21 aprile 33 ospedali pubblici si sono preparati alla nuova politica.
Il direttore dell’Sns, Mario Lama, ha affermato che fino all’80% dei parti di madri straniere avviene in questi ospedali pubblici. Le organizzazioni per i diritti umani e per la salute hanno criticato il provvedimento.