Dopo la morte di Papa Francesco, proprio nell’anno del Giubileo, centinaia di migliaia di pellegrini continuano a giungere a Roma da tutto il mondo.
Dalle 11 di mercoledì 23 aprile fino alle 11 di giovedì 24 aprile – quindi nell’arco di 24 ore – oltre 50mila persone si sono recate nella Basilica di San Pietro per rendere un saluto a Papa Francesco.
Venerdì 25 aprile si terrà alle ore 20, nella Basilica di San Pietro, il rito della chiusura della bara del Santo Padre, che si trova esposta per l’omaggio dei fedeli.
Il rito, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, sarà presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Sabato, al termine della Messa esequiale, il feretro del pontefice sarà accompagnato nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Sempre il camerlengo presiederà il rito previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
“PIANO SICUREZZA PER OLTRE UN MILIONE DI ARRIVI”
A Roma è previsto oltre un milione di arrivi. A dirlo è Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, che ospite di Rtl 102.5 ha dichiarato: “Non è possibile fare una stima precisa sul numero di fedeli in arrivo, continuano ad arrivare da tutto il mondo, con una certa sicurezza il piano organizzativo ragiona sul superamento del milione”.
“Le operazioni di accoglienza e di assistenza, anche sanitaria, e l’Impiego di circa 8.000 volontari credo che servano appunto a consentire di stare più vicino possibile alla gente, anche nelle lunghe attese. Poi c’è il raccordo con il prefetto di Roma per tutte le misure relative all’ordine pubblico e l’arrivo di tutte le delegazioni dall’estero”.
In vista delle esequie di Papa Francesco il ministro ha chiarito che “più che preoccuparsi per l’ordine pubblico, bisogna occuparsi, bisogna neutralizzare, sulla carta e nella parte operativa, ogni tentativo di disturbo. Tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto, è stato predisposto il piano, e quindi dobbiamo essere necessariamente ottimisti. Il contesto geopolitico è assai complesso, assai difficile, l’Italia è il centro della chiesa cattolica, è chiaro che l’attenzione di tutto il mondo è puntata su Roma e quindi sul Vaticano”.