L’hanno ammazzato come un cane. A colpi di machete. Questi disgraziati. Accusati dell’omicidio di Francesco Maniscalco, 69 anni, sono due haitiani. Pare che uno avesse lavorato con lui in passato, l’altro aveva avuto con lui delle discussioni molto forti, proprio di recente, a proposito di quattrini. Fatto sta che quei due criminali si sono messi d’accordo e al momento giusto, una volta trovato, gli sono saltati addosso, lo hanno ammazzato in maniera selvaggia e poi gli hanno portato via quei pochi soldi che aveva addosso e un cellulare. Una roba pazzesca, che però nella Repubblica Dominicana non è la prima volta che succede.
Tutto è successo a Puerto Plata, cittadina sul mare a vocazione turistica. Il cadavere del connazionale è stato trovato domenica scorsa in un campo di sua proprietà, a Juan de Nina, municipio Montellano. A trovare il corpo senza vita di Francesco sono stati i vicini, che subito hanno avvisato le autorità. Sulla scena del crimine, anche il machete pieno di sangue, oltre il corpo della vittima fatto a pezzi.
Non si conoscono i nomi dei due haitiani sospettati, ma solo i soprannomi: “Elías” y “Panansa”. Una volta ucciso l’italiano, quei due assassini si sono dati alla fuga e in queste ore sono ricercati dalla polizia locale.
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