Una clessidra sulla scrivania per dare e darsi "il senso dell’urgenza". Matteo Renzi, intervistato da ‘Quinta Colonna’, indica sulla sua scrivania l’oggetto-simbolo della sua fretta di riformare l’Italia. Consapevole di "rischiare moltissimo" ma impegnato a dare per primo l’esempio perche’ tutti devono mettersi in gioco. E non si sente solo: "Intorno a me – racconta – c’e’ tanta gente che dice: va tutto bene, magari mi stai antipatico ma se ci riesci riesce l’Italia". "Se l’Italia fa bene il suo mestiere e’ un bene non solo per l’Italia”.
Il premier parla delle riforme istituzionali e delle prime misure fiscali. Renzi sa che mettere 80 euro in tasca a chi guadagna 1500 euro "non risolve la crisi" ma e’ un messaggio di fiducia e speranza. "C’e’ un valore economico – spiega – nel far ripartire il mercato interno, cerchi di uscire dalla recessione di questo periodo, dai un messaggio di giustizia sociale. E’ un messaggio che l’Italia puo’ respirare, dai un messaggio di serenita’ all’intera economia". Ma e’ sulla riforma dei costi della politica che il premier chiede al Palazzo di dare il buon esempio. "In questo accordo sulla riforma istituzionale – sostiene – ci stiamo portando dentro tutti, anche Fi". Tutti tranne uno: Beppe Grillo. "Sulle riforme e’ scappato – attacca Renzi – perche’ capisce che se le facciamo viene meno la protesta dei cittadini. Ma lui preferisce prendere i voti, io sono anche disposto a perderli per fare le riforme a vantaggio dell’Italia".
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