Regionali, crolla Forza Italia: gli azzurri si leccano le ferite – di Laura Neri

Forza Italia crolla in Emilia Romagna e anche in Calabria non ottiene il risultato sperato. Le elezioni regionali di domenica scorsa parlano chiaro: il partito azzurro è in forte calo. Una situazione che costringe i forzisti a un dibattito interno non facile. Raffaele Fitto – da tempo critico nei confronti di Silvio Berlusconi – è stato il primo a dire che ora è necessario quanto meno azzerare tutte le nomine e ricominciare dall’inizio. Non sono pochi quelli ad essere d’accordo con lui. Dall’altra parte, c’è anche chi continua a sostenere che il Cavaliere è ancora punto di riferimento del partito e senza di lui non si può pensare di andare avanti. Persino Michaela Biancofiorte, amazzone azzurra e berlusconiana doc, ammette: “Forza Italia va rifondata, anzi direi clonata, da quella del ’94”, “la classe dirigente che ha sperperato 6 milioni di voti negli ultimi anni deve fare un passo indietro”.  

Elena Centemero, deputata Fi, in una nota commenta: “la responsabilità della classe dirigente e dei militanti di Forza Italia è quella di essere uniti". E inoltre “una cosa è certa: la leadership del presidente Berlusconi non è in discussione. Senza Berlusconi si perde”.

Anche Simone Furlan, leader dell’Esercito di Silvio e componente dell’Ufficio di presidenza di Forza Italia, è convinto che la leadership di Berlusconi sia ancora oggi “decisiva. Riconoscerlo costituisce un mero atto di onestà. Si mettano da parte attacchi da sapore francamente piu’ mediatico che politico e si ritrovi il clima unitario”.

Giuseppe Galati, deputato e vice coordinatore regionale della Calabria di Forza Italia, condivide le parole pronunciate da Fitto: “Forza Italia da oggi deve intraprendere una nuova strada con una guida rinnovata. E’ urgente rinnovare la strategia politica e i vertici e riallacciare il rapporto con il territorio e con gli italiani".

Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera: “Il risultato di queste elezioni e’ negativo e nessuno e’ cosi’ stupido da minimizzarlo. Ma proprio per questo non ha senso mettere in discussione la stima e la considerazione del Presidente Berlusconi per i parlamentari e nemmeno dare letture negative del suo incontro di sabato con i giovani di Forza Italia". Secondo Gelmini “dobbiamo recuperare lo spirito liberale delle origini e irrobustirlo con una grande e convinta battaglia contro lo Stato vessatore e sprecone. Dividerci non ha senso: evitiamo di beccarci tra noi come i polli di Renzo e di fare i sindacalisti di pezzi di classe dirigente”. E guardando alla Lega: “Salvini ha avuto un buon risultato, ma adesso non può metterlo nel freezer, se vuole farlo fruttare deve utilizzarlo per allargare ai moderati e contribuire a rifare con noi un polo di centrodestra”.

Mentre il dibattito azzurro continua, il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, su Twitter invia un messaggio indirizzato a @RaffaeleFitto: “Se fossi Berlusconi io vi direi: quella è la porta”.