In occasione del recente referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno, i voti espressi dai cittadini italiani residenti in Venezuela non sono stati conteggiati.
Il motivo, ormai confermato, è che i plichi non sono arrivati in tempo utile a Roma, lasciando un’intera comunità senza rappresentanza né voce.
Per chi, come noi, vive da anni lontano dall’Italia ma mantiene intatti il legame e il senso di appartenenza, questo episodio rappresenta una ferita profonda.
Votare è uno dei pochi strumenti concreti con cui possiamo partecipare attivamente alla vita democratica del nostro Paese. Vederlo negato, senza alcuna responsabilità da parte nostra, è inaccettabile.
Di fronte a questa situazione gravissima, il Com.It.Es. Maracaibo ha deciso di agire istituzionalmente, consegnando giovedì scorso una lettera formale all’Ambasciatore d’Italia in Venezuela, Giovanni Umberto De Vito.
In essa si esprime la profonda preoccupazione per quanto accaduto, che mina la fiducia nel sistema elettorale all’estero e genera un senso di abbandono tra i connazionali.
Come consigliere del Com.It.Es. Maracaibo, sento il dovere morale di dare voce al profondo disagio vissuto dalla nostra comunità, promuovendo pubblicamente la diffusione di questa lettera — come atto di trasparenza e di difesa dei diritti democratici di tanti connazionali che oggi si sentono dimenticati.
A nome della comunità italiana residente in Venezuela, rivolgiamo un appello accorato alle autorità competenti e ai rappresentanti istituzionali affinché si dia una risposta concreta a questa esclusione, e si adottino misure urgenti per garantire che il voto degli italiani all’estero non venga mai più ignorato o cancellato.
Michele De Frenza
Consigliere del Com.It.Es. Maracaibo