Rose bianche, palloncini bianchi attaccati al carro funebre, bara bianca. Tutto ai funerali di Federica, la ragazza di 16 anni trovata morta la mattina del primo novembre sulla battigia del lungolago di Vigna di Valle, una sessantina di chilometri a nord di Roma, sul lago di Bracciano, era bianco: il colore dell’innocenza. ‘Non ti dimenticheremo mai’, ‘Eri speciale, anche se qualche volta ci facevi arrabbiare’ dicevano i messaggi letti dai suoi coetanei nella chiesa della Regina Pacis, ad Anguillara Scalo, dove risiedeva e dove oggi tutti gli abitanti le hanno dato l’ addio e si sono stretti attorno ai suoi genitori separati, il papa’ Luigi e la mamma Rosanna, seduti su due banchi diversi, insieme al fratello piu’ piccolo e ai nonni.
Tra la folla che la chiesa non e’ riuscita a contenere, tanto che ha occupato anche il piazzale esterno, c’era anche un ex fidanzatino di Federica che, in un primo momento, e’ stato scambiato per il suo ultimo ragazzo, Marco Di Mauro, 23 anni, di Formello, con il quale la sedicenne era uscita per festeggiare la notte di Halloween senza piu’ far ritorno a casa. Tra i genitori di Federica e il giovane, dal giorno del ritrovamento del cadavere non ci sono piu’ stati contatti, nemmeno telefonici. Ed oggi ai funerali Marco non c’era. La messa funebre e’ stata concelebrata dal vescovo di Civita Castellana Romano Rossi e quasi tutti i parroci della zona.
Monsignor Rossi, ieri sera, aveva partecipato anche alla veglia funebre: ‘Dov’era Dio quella notte?’ ha chiesto due volte mentre parlava della misteriosa morte di Federica. ‘La risposta e’ solo nella fede’ ha aggiunto. Oggi, invece, il vescovo ha sollecitato le parrocchie a essere il piu’ possibile vicine ai giovani, alle loro inquietudini, ai loro turbamenti.
Al termine del rito, la bara e’ stata accompagnata, sotto una cappa di silenzio rotta solo dai rintocchi delle campane, nel cimitero del paese, dove Federica e’ stata tumulata. Il sindaco di Anguillara Sabazia, Francesco Pizzorno, che e’ anche il legale della famiglia della ragazza, ha indetto una giornata di lutto cittadino. Durante i funerali, i negozi e i bar del paese hanno tenuto la saracinesche abbassate. Le bandiere tricolori sono state poste a mezz’asta. In mattinata, nelle scuole, e’ stata ricordata Federica.
Intanto, proseguono da parte dei carabinieri i riscontri su quanto dichiarato dal fidanzato Marco e confermato da un testimone, sulle ultime ore di vita di Federica. Riscontri che riguardano anche le dichiarazioni rese dalle altre persone ascoltate in questi giorni, per ultimo colui che ha informato i militari di aver visto la giovane, poco dopo le 3 del mattino del primo novembre, camminare da sola, sotto la pioggia sul lungolago. In particolare, gli investigatori starebbero verificando se la distanza e il maltempo consentissero all’uomo di identificare con certezza Federica. ‘Finche’ la procura non avra’ a disposizione i risultati degli esami tossicologici e istologici – fanno sapere fondi investigative – non avremo a disposizione elementi certi su cui basarci. Lo stesso orario della morte, fissato indicativamente per le 4 potrebbe subire variazioni relative ma significative ai fini delle indagini’. Al momento, quindi, la morte della sedicenne, sebbene l’autopsia abbia escluso qualsivoglia forma di violenza e che il decesso non sia avvenuto per annegamento, e’ ancora avvolta dal ministero. Tanto che la procura della Repubblica di Civitavecchia non ha iscritto alcun nome sul registro degli indagati.
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